Bando gioco online al Tar Lazio, il 7 maggio 'giorno della verità'

Per la mattina di domani, 7 maggio, al Tar Lazio è prevista la discussione dei ricorsi presentati contro il bando per il gioco online da alcuni operatori riconducibili all'associazione Cigo - Concessionari italiani gioco online e al concessionario sloveno Hit Nova Gorica.

L'obiettivo è la sospensione della gara, che ha come termine ultimo per il ricevimento delle offerte il 30 maggio, dietro pagamento di una una tantum di 7 milioni di euro. Troppi secondo i piccoli e medi concessionari, che contestano anche alcuni dei requisiti e dei parametri di partecipazione richiesti.

Il bando per il gioco online è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea lo scorso 18 dicembre. Il valore stimato della gara, al netto dell'Iva, è di 37.137.464,54 euro e ciascun gruppo societario potrà chiedere fino a un massimo di cinque concessioni. 

Dopo  le comunicazioni pervenute al Responsabile unico del progetto "da parte di operatori, aventi sede legale al di fuori dell’Italia, interessati a partecipare alla procedura di affidamento, Adm ha introdottoalcune modifiche alla determina emessa dopo la pubblicazione del bando, rendendo non più obbligatorio istituire una seconda sede in Italia e  cancellando l’obbligo di certificazione sulla parità di genere. Rettifiche ben accolte da alcuni operatori, ma evidentemente non sufficienti ad evitare il ricorso al Tar Lazio da parte di altri.

Sulla decisione dei giudici amministrativi capitolini potrebbe influire la sospensione dell'iscrizione all'albo dei Pvr – Punti vendita ricariche, con l'udienza di merito della discussione degli appelli presentati dagli operatori al Consiglio di Stato fissata per l'11 dicembre. Non sfugge, come evidenziato dai legali di alcuni concessionari, la correlazione tra la determina che istituisce l’Albo Pvr e il bando per il gioco online.