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Spesa contenuti digitali, PoliMi: 'Nel 2022 nel gaming 1,5 miliardi, la metà del totale'

13 dicembre 2022 - 15:30

L’Osservatorio Digital content promosso dalla School of management del Politecnico di Milano presenta i dati sulla spesa degli italiani per l'informazione e l'intrattenimento online: 3,3 miliardi di euro nel 2022, di questi 1,5 va nel gaming.

Scritto da Redazione
© Politecnico di Milano - Pagina Facebook ufficiale

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“Il numero di utenti italiani che dichiarano di fruire di contenuti digitali nel 2022 ha registrato nel complesso una riduzione che ha interessato quasi tutti gli ambiti, ad esclusione dei podcast e degli audiolibri. Nel post-pandemia il consumatore finale trascorre meno tempo a casa e preferisce attività più fisiche. D’altro canto, però, i consumatori più fedeli hanno incrementato il tempo medio dedicato alla fruizione di contenuti online”.

Queste le parole con cui Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Digital content del Politecnico di Milano, riassume i dati sulla spesa degli italiani per informazione e intrattenimento online - gioco compreso - presentati in occasione del convegno “Dalla pandemia al New Normal: l’evoluzione del settore dei contenuti digitali”, tenutosi il 12 dicembre.

Una spesa che nel 2022 tocca complessivamente i 3,3 miliardi di euro,  registrando un tasso di crescita del 12 percento rispetto all’anno precedente, e in cui il gaming fa la parte del leone, attirando oltre 1,5 miliardi di euro, ma fronteggiando per la prima volta negli ultimi anni una lieve contrazione (-1 percento).
L’audio raggiunge un totale di 277 milioni di euro (+16 percento), mentre i contenuti News/eBook registrano una crescita più contenuta (+2 percento), arrivando a quota 164 milioni di euro.

Oggi il 45 percento degli internet user italiani fruisce di contenuti a pagamento, sia in abbonamento sia tramite acquisti singoli. Il video intrattenimento, emerge dall'Osservatorio, è il contenuto più fruito a pagamento (42 percento degli internet users). Tra i contenuti per cui il consumatore è più disposto a spendere rientrano anche eBook, soprattutto con la modalità dell’acquisto singoli, e musica, tramite abbonamento.
Solamente per magazine e quotidiani si registra nel 2022 una riduzione del tempo medio di fruizione.

Rispetto al 2021, in media cala il numero complessivo di utenti che fruiscono di contenuti, ma aumenta il tempo medio dedicato dai consumatori più fedeli alla fruizione degli stessi. Continua, seppur a ritmi più ridotti, la crescita del mercato “Paid” (media a pagamento) anche dopo i due anni di pandemia: nell’arco di 5 anni, il valore di spesa è infatti più che raddoppiato. 

Solamente per magazine e quotidiani si registra nel 2022 una riduzione del tempo medio di fruizione.
 

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