Usa: il Maryland introduce la normativa sui Daily Fantasy Sports
L'ufficio del Controllore di Stato annuncia che la normativasui Daily Fantasy Sports che è stata proposta a luglio 2016 sta entrando ora in vigore.
Con il nuovo anno la normativa che regolamento il mercato dei Daily Fantasy Sports è pronta per entrare in vigore nel Maryland. Il Controllore di stato Peter Franchot, che aveva proposto la norma in questione lo scorso anno, ha appena annunciato la sua attuazione definitiva. "I Daily fantasy sport online hanno una presenza significativa nel Maryland – ha spiegato Franchot nelle scorse ora- ed è del tutto opportuno che noi facciamo rispettare le regole di base per garantire che i giochi siano giusti, e che gli abusi anticoncorrenziali siano dichiarati fuori dai limiti e, soprattutto, che siano pagate le imposte appropriate".
Le società Dfs sono tenute a identificare i giocatori di grande esperienza. I partecipanti sono limitati a un deposito massimo di 1.000 dollari al mese, a meno che non chiedano limiti più alti e possano stabilire che possono permettersi perdite potenziali ai limiti più alti.
Gli operatori dei Dfs non possono estendere il credito ai partecipanti e devono tenere il conto del giocatore separato dalla cassa operativa e avere una riserva per pagare i vincitori. Ci sono inoltre limiti nelle attività marketing che vietano la rappresentazione di minori o studenti in contesti scolastici o college.
Le società che si occupano di Dfs sono tenute a notificare i partecipanti le responsabilità fiscali e sono tenute a rispettare le leggi statali e federali di sicurezza dei dati
La normativa si applica solo ai concorsi Dfs e non ai concorsi di fantasy sports di lunga durata, che coinvolgono un'intera stagione che l'ufficio del controllore descrive come "gestiti da aziende come Yahoo e Espn che attirano colleghi di ufficio, compagni di squadra di softball o gruppi di chiesa".
Nel 2012 il Maryland aveva in realtà approvato una legge che già legalizzava i Daily fantasy sport a premi. L'anno scorso alcuni legislatori statali hanno però voluto rivedere la questione e temevano che la questione potesse essere sottoposta a un referendum in tutto lo stato, ma ciò non è accaduto.