Bertani (M5s): 'Gap, Bonaccini difenda distanziometro'
Il consigliere M5s Emilia Romagna, Andrea Bertani, chiede al presidente Stefano Bonaccini di difendere e attuare il distanziometro previsto da legge sul Gap.
"Se Stefano Bonaccini è davvero a favore del potere dei sindaci contro il gioco d'azzardo dica pubblicamente che la proposta di Baretta in Conferenza unificata è irresponsabile. Ma lo dica così, altrimenti è fuffa".
Andrea Bertani, capogruppo al Consiglio regionale dell'Emilia Romagna per il Movimento cinque stelle, affida alla sua pagina Facebook la sua contrarietà
all'accordo fra enti locali e Governo per il riordino dei giochi, che potrebbe arrivare in sede di Conferenza unificata la prossima settimana.
Polemizzando in primis con Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni.
"Le distanze e la definizione dei luoghi sensibili sono prerogative dei sindaci che non possono essere svendute e per questo ci attendiamo che Bonaccini, assieme alle altre Regioni, facciano muro contro la proposta del Governo che, tra l’altro, non prevede nessun limite all’apertura delle sale slot per esempio dagli ospedali o centri anziani. Bonaccini aveva un preciso incarico dettato dalla risoluzione del MoVimento 5 Stelle approvata all’unanimità in Commissione solo qualche settimana fa. È incredibile inoltre come la delibera che definisce l’applicazione del distanziometro dai luoghi sensibili in Emilia-Romagna, si sia persa nei meandri della regione. La delibera doveva essere emanata entro gennaio di quest’anno, non vorremmo che anche qui si stesse giocando il pericoloso gioco del rinvio per accontentare qualcuno e indebolire il potere dei sindaci. Le nuove regole presentate ieri servono solo a prendere tempo e a delegittimare le Regioni e i Comuni . Baretta ben sa che presto ci saranno nuove elezioni e dunque è inutile costruire un percorso che certamente poi dovrà realizzare il nuovo Governo. E se dovesse toccare al Movimento 5 Stelle di certo questi accordi pro-lobby non avranno più motivo di esistere”, conclude Bertani.