Comune Napoli: 'Ordinanza gioco, possibili interventi su fasce orarie'
L'assessorato al Lavoro del Comune di Napoli vaglia la possibilità di intervenire sui limiti orari al gioco delle agenzie di scommesse, operatori ottimisti.
"Non credo si metta mano al regolamento, dopo la sentenza del Tar Campania che nella sostanza ha confermato la bontà del provvedimento (tranne che sul divieto di pubblicità e le modalità di comunicazione dell'installazione degli apparecchi), ma nell'ottica di una maggiore tutela dei cittadini a rischio e della salvaguardia dell'occupazione potremmo pensare ad una diversa articolazione delle fasce orarie vigenti".
Con queste parole Antonio Sperandeo, capo staff dell'assessorato al Lavoro del Comune di Napoli, guidato da Enrico Panini, anticipa a Gioconews.it le possibili, future evoluzioni dell'ordinanza sul
gioco partenopea, dopo una serie di incontri con i rappresentanti degli operatoriavviata già qualche mese fa.
TUTELA DELL'OCCUPAZIONE - "Come amministrazione abbiamo il dovere di contemperare le opposte esigenze: ovviamente non siamo indifferenti alle problematiche dell'occupazione ma prima viene la tutela dei cittadini e della salute, come ci impongono le sentenze giurisprudenziali che vanno tutte in questa direzione", puntualizza Sperandeo. Ma la tutela dei lavoratori non è un impegno secondario per all'amministrazione. "Come comune, in ogni caso, puntiamo a progetti di riconversione dell'indusutria del gioco, a promuovere soluzioni alternative per garantire gli attuali livelli occupazionali", dice ancora il capo staff dell'assessorato al Lavoro.
GLI ORARI IN VIGORE - Attualmente, a Napoli sono in vigore i limiti orari al gioco stabiliti con l'ordinanza pubblicata nell'agosto 2016. Le sale gioco presenti nel territorio comunale non possono rimanere aperte oltre le seguenti fasce orarie: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, festivi compresi. Il funzionamento degli apparecchi tipo videolottery, slot machine, collocati negli esercizi pubblici e nei bar, invece è consentito dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20, di tutti i giorni, festivi compresi. Il titolare di ciascuna licenza può scegliere il proprio orario di esercizio entro i predetti limiti massimi, dandone preventiva comunicazione al Servizio Suap del Comune. Il sindaco "in caso di necessità e di comprovato disturbo della quiete pubblica si riserva di disporre, anche per le singole attività, la riduzione dell'orario di chiusura serale delle sale pubbliche da gioco e/o il divieto di utilizzo di apparecchi da gioco rumorosi in particolari orari della giornata". Tale riduzione potrà essere disposta per "un periodo di 7 giorni per la prima volta in cui viene accertato il disturbo alla quiete pubblica, di giorni 15 in caso di secondo accertamento di disturbo alla quiete pubblica commmesso nello stesso anno, di mesi tre per ogni successivo accertamento al secondo del disturbo alla quiete pubblica, indipendentemente dall'arco temporale di tale accertamento rispetto al precedente. In caso di prima violazione degli orari di apertura delle sale giochi si applica la sanzione pecuniaria di 500 euro. In caso di reiterate violazioni potrà essere disposta la sanzione della sospensione dell'autorizzazione amministrativa dell'esercizio o della decadenza in caso di gravi e reiterate violazioni dello stesso tenore".
Oltre all'ordinanza gli esercenti devono rispettare anche il regolamento vigente, che vieta l'installazione di apparecchi entro 500 metri di distanza dai luoghi sensibili e nel centro storico.