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Comune Rosignano: 'Tari giù del 50% per esercizi no slot'

29 dicembre 2015 - 15:22

Attuazione con beffa per la mozione del Movimento Cinque stelle che chiedeva la riduzione della Tari per locali senza slot

Scritto da Fm

 


"Ci sono voluti ben 15 mesi, interrogazioni, proteste per commissioni promesse e mai fatte e articoli di giornale ma finalmente la nostra 'Mozione per contrastare la diffusione di slot machine presso locali e bar pubblici' approvata all'unanimità è stata almeno in parte messa in atto. Gli esercenti che a Rosignano decideranno di togliere le slot dal proprio locale potranno usufruire di uno sgravio fiscale sulla Tari del 50% sia sulla parte fissa che su quella variabile per cinque anni". Così, direttamente dalla sua pagina Facebook, il Movimento Cinque stelle di Rosignano Marittimo (Li), commenta la decisione del Comune toscano di concedere un importante sgravio fiscale agli esercenti no slot.

 

"E' solo grazie ad un nostro emendamento che la riduzione è del 50% effettiva perché la proposta dell’amministrazione era di un importo molto inferiore, solo un taglio del 50% sulla quota fissa, e niente sulla variabile. Ma il senso della nostra mozione non è stato rispettato nella sua completezza, poiché a beneficiare dello sgravio fiscale non saranno purtroppo anche gli esercenti che si sono impegnati a non installare slot machine, come al contrario chiedeva invece la nostra mozione", prosegue il post. Ad essere premiati infatti saranno solo i locali che toglieranno gli apparecchi, e non quelli che hanno scelto di non installarle mai, magari rinunciando a introiti utili a far quadrare i conti a fine mese.

 

ANCHE A SAN MINIATO - La stessa strada è battuta dall'amministrazione di San Miniato, in provincia di Pisa, che ha inserito nel bilancio preventivo 2016 approvato dal consiglio comunale anche l'abbattimento del 50% della quota fissa di Tari per i locali che decideranno di rimuovere gli apparecchi da gioco. Una scelta che non è andata giù al consigliere di Immagina San Miniato, Laura Cavallini. "Più che intervenire sulle slot avrei preferito incentivare attraverso la Tari l'apertura di nuove attività: abbiamo frazioni del nostro territorio dove non esiste neanche un negozio di alimentari".

 

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