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Consiglio Valle d'Aosta: 'Gioco, anticipare il distanziometro'

17 novembre 2018 - 07:36

I consiglieri della Valle d'Aosta Manfrin, Vesan, Cognetta, Pulz, Morelli e Bertin chiedono di anticipare l'entrata in vigore del distanziometro per le attività di gioco al 2019.

Scritto da Fm


In tema di leggi regionali sul gioco ultimamente si è spesso parlato di proroga della scadenza delle autorizzazioni in essere e dell'attuazione del famigerato "distanziometro". Dall'Abruzzo alla Puglia, dove è diventata realtà, al Piemonte, dove si attende il voto del Consiglio regionale a riguardo. E senza dimenticare l'Emilia Romagna, dove la scadenza delle autorizzazioni per le slot installate nei bar e nei locali pubblici ricalca quella concessioni fissata al 2022 dai Monopoli di Stato, a fronte del termine del 2018 per gli apparecchi delle sale dedicate.

C'è però una regione che propone di andare controcorrente e di anticipare i termini previsti dalla normativa vigente.
È la Valle d'Aosta, dove i consiglieri Manfrin, Vesan, Cognetta, Pulz, Morelli e Bertin chiedono di vietare l’attività delle sale da gioco e nei locali pubblici in un raggio di 500 metri da istituti scolastici e strutture culturali e sociali, non nel 2023 e nel 2020, ma, rispettivamente, dal 1° giugno 2019 e dal 1° gennaio 2019.

 

La motivazione? I vari regolamenti comunali approvati nel frattempo - non ultimo quello "tipo" emanato dal Celva- Consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta, che si propone di dare omogeneità a tutto il territorio per evitare la "migrazione" dei giocatori in aree più permissive - hanno portato a una riduzione della spesa pro capite del 17,15 percento e del numero dei soggetti presi in carico dal Servizio per le dipendenze dell'Usl per una diagnosi di Gap, passati dai 63 casi del 2013 ai 34 registrati dal 1° gennaio al 30 settembre 2018, ma "il fenomeno rimane preoccupante, perché a giocare oggi non sono solo gli adulti: è infatti in rapida crescita il numero di giovani affetti da azzardopatia", sottolineano i consiglieri nella relazione illustrativa della loro proposta.
 
 
COSA PREVEDE LA LEGGE VIGENTE - La legge regionale della Valle d'Aosta del 15 giugno 2015, n. 14, recante “Disposizioni in materia di
prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo
patologico” è stata approvata all'unanimità e prevede che "a partire dalla data di entrata in vigore della legge, i divieti di cui all'articolo 4, commi 1 e 2 (1. E' vietata l'apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco in luoghi che siano ubicati ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, da strutture culturali, ricreative o sportive, da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale o da strutture ricettive per categorie protette e ludoteche per minori.
2. I Comuni possono prevedere una distanza maggiore da quella prevista al comma 1 e individuare altri luoghi sensibili nei pressi dei quali non è ammessa l'apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco, tenuto conto dell'impatto degli stessi sul contesto urbano e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica, Ndr), non si applicano alle sale da gioco e agli spazi per il gioco già in esercizio alla medesima data, rispettivamente per un periodo di otto e di cinque anni.
 
La proposta verrà discussa nella seduta della V Commissione consiliare permanente convocata per martedì 20 novembre.
 

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