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Corneli (M5S): 'Abruzzo, modifica legge gioco colpo di coda del Pd'

12 settembre 2018 - 14:36

La deputata teramana Valentina Corneli (M5S) critica proroga al 2020 della legge dell'Abruzzo sul gioco inserita in normativa su comunità montane.

Scritto da Redazione

 

“Con un emendamento inserito surrettiziamente all’interno del testo del Pdl 482/2018 concernente 'Modifiche alla L.R. 9 luglio 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane) e ulteriori disposizioni', in data 24 agosto, il consiglio della regione Abruzzo ha prorogato di due anni il termine delle autorizzazioni relative a sale giochi e slot nei locali pubblici, modificando quanto disposto dalla precedente L.R. 29 ottobre 2013, n. 40, secondo la quale le autorizzazioni in questione sarebbero scadute il prossimo novembre.
Un ulteriore colpo di coda dell’ormai ex maggioranza a guida Pd che con tale provvedimento dimostra una volta di più la totale mancanza di sensibilità verso un tema delicato qual è quello della lotta all’azzardopatia”.


Queste le parole con cui la deputata Cinque stelle, Valentina Corneli, originaria di Teramo, commenta la decisione della Regione Abruzzo di prorogare al 2020 le autorizzazioni di gioco già in essere, in vista della scadenza prevista per il 21 novembre 2018, con una modifica inserita nelle Disposizioni in materia di Comunità e aree montane
 
 
"Mentre noi con il decreto Dignità, da poco varato in parlamento, iniziamo ad agire per ridurre la portata patologica del fenomeno, dall’altro il Pd concede questa sorta di 'condono' per bypassare quanto disposto dalla previgente normativa, la quale fissava al 21 novembre la scadenza delle autorizzazioni e vietava le nuove aperture di sale giochi e slot in un raggio di 300 metri dai luoghi più sensibili, quali scuole, chiese, impianti sportivi e strutture sanitarie. Per giunta, il provvedimento arriva proprio quando gli stessi enti locali si stavano apprestando ad inviare comunicazioni agli esercenti in vista della scadenza delle autorizzazioni”, prosegue Corneli.
 
 
Il Movimento 5 Stelle continuerà ad operare nel solco di quanto fatto finora, ribadendo la necessità di vigilare e intervenire su un tema che presenta profondi risvolti sociali. Il gioco è un fenomeno diffuso tra le fasce più povere e meno istruite della popolazione, ed è quindi dovere della politica salvaguardarle da quella che possiamo definire una 'tassa volontaria' di tipo regressivo. Bisogna smetterla di far cassa sulla pelle dei più deboli” conclude la deputata M5S.

 

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