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Covid-19, Conte: 'Dal Governo risorse per 25 miliardi'

11 marzo 2020 - 10:28

Il premier Giuseppe Conte annuncia stanziamenti straordinari per fronteggiare l'emergenza Covid-19: 25 miliardi. Cassa integrazione possibile per tutti i settori.

Scritto da Redazione

Non i ventilati 10 miliardi, ma ben 25. Sono le risorse che il Governo si appresta a stanziare a sostegno di famiglie ed imprese per affrontare la crisi derivata dall'emergenza Covid-19.

Ad annunciarlo il premier Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, oggi, 11 marzo.

"25 miliardi significa disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma in seguito, per far fronte a tutte le difficoltà connesse a questa emergenza", puntualizza Conte.

"Sono lieto del clima che si sta configurando a livello europeo, c'è stata molta attenzione nei confronti del nostro Paese e ci sono state grandi aperture verso le nostre richieste. Abbiamo concordato sulla necessità di creare un coordinamento dei sistemi sanitari nazionali e creare una task force europea per promuovere la ricerca per combattere questo virus ancora ignoto e per far fronte alle conseguenze sociali ed economiche: tutti concordi nel sostenere che è necessario avere maggiori liquidità e ricorrere a tutti gli strumenti che l'ordinamento Ue ha a disposizione per far fronte a questa emergenza", prosegue il premier.

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, precisa: "Oggi il Cdm ha approvato un'integrazione alle Relazione al Parlamento già inviata portando la richiesta di scostamento rispetto agli obiettivi di finanza pubblica a 20 miliardi in termini di indebitamento netto, che corrispondono a 25 miliardi in termini di maggiori stanziamenti di rilancio per competenza e cassa. Queste risorse verranno utilizzate in parte nel primo decreto che stiamo preparando, che contiamo di approvare in settimana, probabilmente venerdi, per risorse pari a circa 12 miliardi. Gli altri costituiscono una riserva da utilizzare per possibili, futuri interventi da realizzare in un quadro europeo". 
Il ministro quindi illustra le linee guida portanti del provvedimento in preparazione: "Pieno sostegno di risorse al Sistema sanitario nazionale e alla Protezione civile, al lavoro - nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus, alla liquidità delle famiglie e delle imprese. E poi interventi sulle scadenze fiscali, anche in preparazione di meccanismi di parziale ristoro per i territori e le imprese più colpiti dal virus.
Anche alla luce dell'impegno dell'Ue è possibile che alcuni di questi interventi potranno usufruire di risorse comuni europee e quindi alleggerire ulteriormente l'impatto sul bilancio dello Stato, che comunque è pienamente in grado di sostenere questo sforzo perché ci muoviamo in un quadro di solidità della finanza pubblica, di fiducia, di coesione e di unità a livello europeo".
 
A dare ulteriori dettagli è il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo: "Come ministero siamo elaborando delle norme a tutela delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie italiane. Dalla previsione dell'allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti alla possibilità di utilizzo del Fondo di integrazione salariale per le aziende sotto i 15 dipendenti e a una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono su tutto il territorio nazionale".
Per i genitori sono previste "forme di congedo parentale speciale o, in alternativa, la possibilità di utilizzare un voucher baby sitter". Si prevederanno, inoltre, delle "norme speciali per stagionali ed autonomi anche con previsione di sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per tutelare tutti i settori".
 
 
ALTRE MISURE RESTRITTIVE, SÌ O NO? - Conte quindi evidenzia molte Regioni hanno chiesto il varo di  misure più restrittive. "Siamo in attesa di ricevere richieste motivate dalla Lombardia in questo senso. Non c'è nessuna chiusura del Governo a riguardo, siamo disponibili a seguire l'evolversi del contagio e le richieste che ci dovessero pervenire. Ma invito tutti a procedere con attenzione e senso di responsabilità, l'obiettivo primario è tutelare la salute dei cittadini. Però ci sono anche altri interessi in gioco: ci sono libertà civili, diritti sociali che vengono incisi, la libertà di impresa che subisce restrizioni. Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Non è il momento di reazioni emotive, dobbiamo seguire un percorso, guidato da comitato tecnico scientifico. Non si possono chiedere in modo parossistico misure restrittive e magari poi esiliare interessi in gioco altrettanto fondamentali".
 
CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI - Poche ore prima, il vice ministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, aveva anticipato lo stanziamento della somma di "10 miliardi per la cassa integrazione straordinaria per le aziende e sostegno a lavoratori, genitori e partite Iva. I soldi ci sono e lavorando per garantire assistenza alle imprese”. Una misura particolarmente attesa, anche dal comparto del gioco.
 

LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - Come di consueto, è una nota di Palazzo Chigi a sintetizzare quanto deciso oggi 11 marzo e annunciato in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte.
"Il Consiglio dei Ministri ha approvato un’integrazione alla relazione al Parlamento per il 2020, approvata ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai fini dell’autorizzazione da parte del Parlamento di un ulteriore ricorso all’indebitamento.
L’integrazione rispetto alla precedente relazione, approvata lo scorso 5 marzo, si è resa necessaria in seguito all’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 e del 9 marzo, che, a seguito dell’intensificarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, determinano un ulteriore impatto sulla situazione socio-economica del Paese.
Il Governo intende quindi rafforzare ulteriormente il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della protezione civile e della sicurezza.
Si precostituiscono, inoltre, le condizioni per avere la disponibilità di risorse aggiuntive al fine di assicurare il finanziamento di eventuali ulteriori iniziative che si rendesse necessario adottare con tempestività e urgenza in un quadro di interventi coordinati a livello europeo.
Complessivamente, sentita la Commissione europea, la richiesta di autorizzazione all’ulteriore ricorso all’indebitamento, aggiuntiva rispetto a quanto già indicato nella Relazione al Parlamento 2020, è incrementata di 13,75 miliardi di euro (pari a circa 0,8 punti percentuali), da utilizzare nel corso del 2020. Considerata anche la precedente richiesta di autorizzazione, l’obiettivo programmatico di indebitamento netto potrà pertanto aumentare fino a 20 miliardi di euro, corrispondenti a circa 1,1 punti percentuali di prodotto interno lordo (Pil).
Considerato l’importo complessivo per il quale si chiede l’autorizzazione delle Camere (quella dei deputati l'ha concessa), il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato potrà aumentare fino a 104,5 miliardi di euro nel 2020 in termini di competenza e a 154 miliardi di euro in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti fino a 25 miliardi sia in termini di competenza che in termini di cassa.

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