Decreto Dignità e gioco, M5S interroga governo su accertamento infrazioni da parte Agcom
Interrogazione del Movimento 5 Stelle al Mef e al Mise sull'applicazione delle disposizioni del decreto Dignità in materia di divieto di pubblicità del gioco.
Il ministero dell'Economia e Finanze e quello allo Sviluppo economico hanno ricevuto "dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni report sull'attività svolta per il controllo del rispetto della normativa" in materia di divieto di pubblicità del gioco previsto dal decreto Dignità e hanno, "in particolare, riscontro sui criteri e modalità adottati dall'Autorità per accertare se i contratti per pubblicità diffuse dopo fossero antecedenti all'entrata in vigore del decreto e su eventuali infrazioni rilevate e sanzioni irrogate"?
Questi i quesiti posti in un'interrogazione ai ministri Giovanni Tria e Luigi Di Maio da diversi senatori del Movimento 5 Stelle (primo firmatario Giovanni Endrizzi, coordinatore del comitato su gioco e legalità della commissione Antimafia).
LE AUDIZIONI DELL'AGCOM - Nell'interrogazione si ricorda, in premessa, che "su talune testate giornalistiche" è emersa la notizia che l'Agcom ha concluso solo di recente un ciclo di audizioni dei soggetti interessati all'attuazione dell'art. 9 del decreto e che tali audizioni hanno fatto seguito alla somministrazione di un questionario sottoposto ai soggetti interessati al divieto di pubblicità, con la finalità di acquisire elementi utili per l'attività dell'Autorità stessa".