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Zapponini (Sgi): 'Nuove concessioni senza gara contro direttive europee'

15 novembre 2017 - 09:43

Stefano Zapponini, di Sgi Confindustria, critica le disposizioni sui gratta e vinci contenute nel decreto fiscale, all'esame dell'Aula del Senato.

Scritto da Redazione

Sistema Gioco Italia, la Federazione che rappresenta il comparto del gioco e dell’Intrattenimento di Confindustria, attraverso le parole del presidente Stefano Zapponini, stigmatizza le scelte in materia di giochi contenute nel decreto fiscale al Senato e in particolare, si legge in una nota, "il rinnovo senza gara della concessione del Gratta & Vinci".  La disposizione, all'esame dell'Aula del Senato (è probabile che il governo ponga la questione di fiducia) prevede testualmente: "In applicazione dell'articolo 21, commi 3 e 4, del decreto-legge 1º luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli provvede ad autorizzare la prosecuzione del rapporto concessorio in essere, relativo alla raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, sino al termine ultimo previsto dall'articolo 4, paragrafo 1, dell'atto di concessione, in modo da assicurare nuove e maggiori entrate al bilancio dello Stato in misura pari a 50 milioni di euro per l'anno 2017 e 750 milioni di euro per l'anno 2018".

 

“Il testo del decreto fiscale che sta per essere licenziato dal Senato - commenta Zapponini - reca con sé delle distorsioni e anomalie che auspichiamo possano essere corrette nei successivi passaggi parlamentari. Registriamo, in particolare, la conferma del rinnovo all’attuale concessionario, in via esclusiva per ulteriori nove anni e senza alcuna gara, della Concessione relativa alle lotterie istantanee 'Gratta&Vinci'. Tale decisione – come già sottolineato da Confindustria all’interno dell’audizione sulla manovra economica davanti le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato - è in conflitto con la normativa europea, che considera il rinnovo automatico delle concessioni lesivo delle dinamiche del libero mercato. Alle perplessità giuridiche, tecniche e di opportunità politica, che sono state sottolineate da più parti, si aggiunge la criticità di natura economica: dal punto di vista del gettito erariale, infatti, la misura rischia di sortire effetti negativi, posto che l’indizione di una gara potrebbe produrre entrate erariali superiori a quelle attualmente previste dal rinnovo.
Con specifico riferimento poi alle concessioni del Bingo e delle scommesse sportive ed ippiche – aggiunge il presidente di Sistema Gioco Italia – è importante pervenire ad un quadro del sistema concessionario chiaro e stabile, anche mediante l’avvio delle gare per le nuove concessioni. È inoltre fondamentale inserire nell'ambito della Legge di bilancio interventi capaci di definire un quadro chiaro di riforma delle scommesse ippiche, per favorire la costruzione di un modello di offerta più proficuo per gli operatori assicurando al contempo l’incremento del prelievo pubblico: auspichiamo l'introduzione di un nuovo modello di prelievo fiscale con la tassazione del margine e nuove scommesse ippiche a totalizzatore.
Ci auguriamo – conclude Zapponini - che il decreto fiscale e la legge di bilancio 2018 facciano emergere un nuovo percorso per l’intero settore dei giochi, in linea con le indicazioni che ci arrivano dalla Commissione Europea, che possano portare un contributo positivo in termini di sostenibilità, trasparenza e responsabilità al processo di riordino in atto. Un’occasione che lo Stato non può non cogliere per superare con successo l’attuale momento di cambiamento del comparto che, inutile nasconderlo, sta già incontrando molteplici difficoltà”.

 

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