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Dl Fiscale, lavori conclusi: no registro Ries per Amusement

02 dicembre 2019 - 08:58

Conclusi i lavori sul decreto Fiscale: approvato l'emendamento sul gioco senza vincita in denaro che esenta gli operatori dall'iscrizione all'elenco Ries.

Scritto da Redazione

Si sono appena conclusi i lavori sul decreto Fiscale. La commissione Finanze si era riunita ieri pomeriggio, domenica 1 dicembre, alla Camera e i lavori sono andati avanti per tutta la notte.

Per quanto riguarda il gioco, è stato approvato l'emendamento che esenta gli operatori che offrono il gioco senza vincita in denaro dall'obbligo di iscrizione all'elenco Ries
 
Si tratta di un emendamento all'articolo 27 che istituisce il Registro unico degli operatori del gioco pubblico presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, a decorrere dall'esercizio 2020. L'iscrizione al Registro costituisce "titolo abilitativo all'esercizio di attività legate al gioco pubblico ed è disposta (e rinnovata annualmente) dall'Agenzia, previa verifica del possesso da parte dei richiedenti di specifici requisiti e condizioni, anche finanziari. L'esercizio di qualsiasi attività funzionale alla raccolta di gioco in assenza di iscrizione al Registro, determina l'applicazione di una sanzione amministrativa di 10mila euro e l'impossibilità di iscriversi al Registro per i successivi 5 anni.
 
Sono previste sanzioni anche per i concessionari di gioco pubblico che intrattengano rapporti contrattuali funzionali all'esercizio delle attività di gioco con soggetti diversi da quelli iscritti nel Registro".
 
Per quanto riguarda gli altri emendamenti, la commissione Finanze della Camera nella seduta di venerdì 29 novembre si era concentrata sulle proposte sul gioco e sulla lotteria degli scontrini.
 
Resta invariato l'aumento del Preu su slot e Vlt ma questo è un tema che potrebbe essere discusso in Senato durante la Manovra, vista anche la proposta emendativa del senatore del Pd Franco Mirabelli che prevede anche la diminuzione del payout.
 
Il decreto Fiscale approderà in Aula domani martedì 3 dicembre, mentre in Senato il testo della Manovra è ancora all'esame della quinta commissione Bilancio. 

 

 

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