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Dl Sostegni: Preu, ippica e concessioni, ecco le richieste

12 aprile 2021 - 13:25

Diverse proposte di modifica al decreto Sostegni in materia di gioco giunte alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo

Sostenere il settore del gioco legale, con interventi che spaziano dalla rimodulazione di Preu e canoni concessori fino ai crediti di imposta, per proseguire con i contenziosi in materia di scommesse ippiche e con le concessioni in essere. Sono diversi gli emendamenti sul gioco presentati alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, che stanno esaminando in sede referente il disegno di conversione in legge del decreto Sostegni.

FORZA ITALIA – Il senatore di Forza Italia Dario Damiani chiede, in una proposta di modifica all'articolo 30, che “il versamento del saldo del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e del relativo canone concessorio della restante quota del quinto bimestre 2020” sia rimodulato: “la quarta rata del 30 aprile 2021 si intende prorogata al 29 ottobre 2021, la quinta rata del 31 maggio 2021 si intende prorogata al 30 novembre 2021, la sesta rata del 30 giugno 2021 si intende prorogata al 15 dicembre 2021”.

Il senatore Damiani chiede, ancora, in riferimento all'articolo 3, che per i settori di attività “interessati da più di 250 giorni di chiusura a far data dal 31 gennaio 2020 e fino alla data di entrata in vigore della legge” il “credito d'imposta per i canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo è con riferimento ai mesi compresi nel periodo gennaio 2020 – aprile 2021 stabilito nella misura del 100 percento del canone di locazione”.

Ancora, l'azzurro chiede, in riferimento all'articolo 26 che istituisce il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall'emergenza epidemiologica, che vi possa accedere anche il gioco pubblico.

Damiani chiede anche "Sostegno ai concessionari del settore delle scommesse ippiche e sportive mediante chiusura transattiva del contenzioso pendente", attraverso un articolo 36-bis. 

Questo emendamento autorizza Mipaaf e Adm "a definire anticipatamente e in via transattiva, le controversie, anche di natura risarcitoria, relative ai lodi arbitrali ippici". La transazione si riferisce alle controversie per le quali sia stata emessa una sentenza di primo grado o un lodo arbitrale depositati entro la data del 22 marzo 2021, nonché ai connessi contenziosi di natura civile in essere". A fronte del rituale pagamento – effettuato anche mediante compensazione – delle quote di prelievo di cui all'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998 n. 169 dovute e ancora non versate, "ai concessionari verrà riconosciuto un importo pari alla somma accertata nelle predette pronunce per la sola quota capitale". Queste disposizioni "si applicano anche nei confronti dei successori nella titolarità del credito di natura risarcitoria accertato giudizialmente o da pronunce arbitrali" e prevedono un onere "pari a 48,5 milioni di euro per l'anno 2021", cui "si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 290, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per medesimo anno, come incrementato dall'articolo 73, comma 2 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito cono modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126." Un identico emendamento è a firma di Renato Schifani, sempre di Forza Italia.

Un altro senatore di Forza Italia molto attento ai problemi del gioco, Massimo Mallegni, propone invece di modificare l'articolo 5, prevedendo che "fino al 31 dicembre 2023, il versamento del prelievo erariale dai concessionari del gioco del Bingo può essere effettuato entro novanta giorni dalla data del ritiro delle cartelle e, comunque, entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all'ultimo bimestre". Sull'importo costituente prelievo erariale, coperto da idonea cauzione, "sono dovuti gli interessi legali calcolati dal giorno del ritiro e fino a quello dell'effettivo versamento."

Emilio Floris, sempre di Forza Italia, chiede di aggiungere un articolo 6-bis, che prevede che "qualora si verifichi una sospensione della raccolta di gioco con apparecchi da intrattenimento di cui all'articolo 110, comma 6, del Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, per un periodo continuativo superiore a quindici giorni, in una o più regioni del territorio nazionale, in forza di atti normativi od autoritativi, tutti i termini del versamento del Prelievo erariale unico, anche mediante acconti o versamenti rateali, e del canone di concessione intercorrenti nei periodi di sospensione della raccolta per i concessionari interessati dalla sospensione sono prorogati fino ai medesimi termini intercorrenti del primo periodo contabile successivo alle disposizioni che consentano la ripresa della raccolta". I versamenti sono consentiti "anche mediante rateazioni mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno; le rateazioni devono in ogni caso ripartire le somme dovute al fine di consentirne il versamento integrale entro il 16 dicembre dell'esercizio al quale si riferiscono. L'Agenzia Dogane e Monopoli definisce il numero delle rate in ciascun caso di applicazione della presente disposizione".

LA LEGA - Anche la Lega scende campo in materia di gioco. Lo fa con una proposta a prima firma del senatore Alberto Bagnai che chiede, anch'esso, un articolo 6-bis dedicato alla proroga dei versamenti Preu.

In dettaglio, i termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi "sono sospesi fino al 25 luglio 2021" e "a decorrere dal 1 maggio 2021 è abrogato l’aumento delle misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (...) definito dall’articolo 1, comma 731 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 con decorrenza 1 gennaio 2021" e "si applicano le misure fissate, rispettivamente, al 23,85 per cento delle somme giocate per gli apparecchi di cui alla lettera a) e all'8,50 per cento delle somme giocate per gli apparecchi di cui alla lettera b). A decorrere dal 1 gennaio 2023, le misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, sono incrementate, rispettivamente, al 24,00 per cento delle somme giocate per gli apparecchi di cui alla lettera a) e all'8,60 per cento delle somme giocate per gli apparecchi di cui alla lettera b)".
Questo articolo prevede un onere valutato "in 28,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022", cui "si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 41 del presente decreto-legge."

Lo stesso senatore è il primo firmatario di una proposta di modifica all'articolo 30 nel quale, attraverso un articolo 30-bis, si chiede che "in ragione della straordinarietà ed imprevedibilità dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e dell’impossibilità attuale di delineare un quadro economico adeguato ad identificare l’equilibrio finanziario delle concessioni da mettere a gara, il termine di scadenza previsto per tutte le concessioni in materia di gioco pubblico gestite dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sia già in proroga che in vigenza, è prorogato a titolo oneroso".

 

In particolare, "le scadenze delle concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici assegnate ai sensi dell’articolo 24, comma 13, lettera a), della legge 7 luglio 2009 n. 88, in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, sono prorogate a titolo oneroso fino al 31 dicembre 2022" e quelle "in materia di apparecchi da intrattenimento previsti dall’articolo 110, comma 6" fino "al 31 dicembre 2024. Gli oneri concessori dovuti per dette proroghe sono determinati calcolando il corrispettivo unitario pagato per i nulla osta di esercizio degli apparecchi da intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6, lett a) e l’importo dei diritti novennali degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lett. b) del Tulps proporzionato alla durata della proroga posseduti da ciascun concessionario al 31 dicembre 2020".
Le concessioni di raccolta delle "scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati, sono prorogate fino al 31 dicembre 2024". Ancora, "le concessioni dei Giochi numerici a quota fissa, dei Giochi numerici a totalizzatore nazionale e delle Lotterie ad estrazione istantanea sono prorogate di 36 mesi; tale proroga modifica le naturali scadenze di dette concessioni".
Infine, "le concessioni del Bingo sono prorogate al 31 dicembre 2024. Gli oneri concessori dovuti per la proroga di dette concessioni sono confermati nella misura definita dall’articolo 1, comma 1130 e seguenti della legge 30 dicembre 2020. Nella determinazione degli importi da corrispondersi per la proroga della concessione l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli terrà conto delle condizioni di sospensione dell’attività verificatesi nel corso della dell’emergenza epidemiologica Covid-19".

 

 

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