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Gap, Boccia (Pd): 'Divieto pubblicità inutile, serve intervento globale'

16 luglio 2018 - 07:31

Per il deputato Pd Francesco Boccia il divieto di pubblicità al gioco non serve contro il Gap e da parte del Governo manca un 'vero' intervento sull'online.

Scritto da Redazione

 

"Se proprio dobbiamo entrare nel merito, il provvedimento sui giochi non ha alcun senso rispetto alla presunta finalità del decreto chiamato Dignità. Se si vuole intervenire sul settore va fatto un intervento d'insieme sul gioco con misure chiare per le famiglie più in difficoltà a causa della ludopatia. Cancellare la pubblicità, spacciandolo come rimedio per la dipendenza da gioco e non intervenire sulle piattaforme on line internazionali, spesso fuori legge, o sulle slot irregolari è ridicolo, così come appare assolutamente chiara la mancanza di volontà del governo di regolare tutto il settore del gioco online, spesso clandestino, con pene e sanzioni durissime".

Queste le parole con cui Francesco Boccia, deputato Pd, torna sul divieto di pubblicità al gioco contenuto nel decreto Dignità.
 

"Ogni volta che si va sui business online, che sia gioco o raccolta pubblicitaria, i vertici del M5S perdono la voce o fanno depistaggio, alimentando dibattiti inesistenti. E va avanti così da circa sei anni, da quando tutto il movimento decise di schierarsi dalla parte dei giganti della rete che evadevano ed evadono anziché con i lavoratori e le piccole imprese", prosegue il deputato Pd.
 
 
Boccia poi, in qualità di presidente dello Juventus club Parlamento, "risponde" alla polemica sollevata contro la Juventus dal vice premier Luigi Di Maio che, commentando l'acquisto milionario di Cristiano Ronaldo, aveva detto: “Qualcuno oggi mi viene a dire che non posso abolire la pubblicità sul gioco d’azzardo perché c’è qualche squadra di calcio che perde soldi, per pagare Cristiano Ronaldo 400 milioni di euro. Abbiate pazienza, non me ne frega niente. Abolisco la pubblicità sul gioco perché distrugge le famiglie italiane”.
 
 
Il deputato dichiara:"Aizzare il polverone del gioco tirando in ballo la Juve che non c'entra assolutamente nulla, e addirittura l'acquisto di Cristiano Ronaldo, non solo è scorretto oltre che gravemente falso, ma conferma l'orizzonte asfittico e spesso solo propagandistico della politica economica di questi primi provvedimenti del governo Conte", conclude Boccia.
 

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