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'Gioco' della morte, Fratelli d'Italia porta in Aula le insidie del web

31 ottobre 2020 - 10:34

Blue Whale e altre challenge mortali, Meloni e altri deputati di Fratelli d'Italia chiedono l'intervento del Governo: interpellanza sul tavolo di quattro ministri.

Scritto da Redazione

"Nei giorni scorsi un bambino di soli undici anni si è tolto la vita a Napoli buttandosi dal balcone, probabilmente a causa di un gioco, una 'challenge' come la definiscono gli adolescenti, in cui devono superare prove di crescente pericolosità sino ad arrivare al gesto estremo del suicidio o di uccidere una persona cara".

Il fatto di cronaca che porta con sé il disagio, l'incoscienza dei giovanissimi e soprattutto le insidie del web con danni irreparabili sui minori, tema affrontato anche nell'ambito della legge di delegazione europea 2019, arriva nell'Aula di Montecitorio con una interrogazione deputati di Fratelli d'Italia, sottoscritta anche dalla leader del partito Giorgia Meloni, rivolta a quattro ministri, quello dell'Interno e quelli con delega a Giustizia, Pari opportunità e famiglia e Istruzione.

"Le drammatiche notizie di cronaca sempre più frequenti - argomentano i parlamentari Bellucci, Lollobrigida, Ferro, Deidda, Rotelli, Trancassini, Foti, Butti, Rampelli, Mollicone, Meloni - pongono davanti alla necessità di interrogarsi sui pericoli del web, che spesso, anche per i nativi digitali, rimane un percorso denso di ostacoli e potenziali minacce". 

LE RICHIESTE AL GOVERNO - Ai quattro ministri, i deputati in questione chiedono di sapere quali siano i dati aggiornati dei reati a danno dei minori correlati a internet e quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per una loro più efficace repressione; di quali dati disponga il Governo in merito ad attività di informazione e formazione circa i rischi correlati al web e ai social network nelle scuole di ogni ordine e grado e quali iniziative intenda adottare in tal senso, al fine di educare e sensibilizzare al tema i ragazzi in età scolare, con il coinvolgimento delle famiglie, a tutela della loro salute mentale e incolumità fisica".

PRIVACY - Tra le richieste anche "se il Governo non ritenga di adottare iniziative per rivedere la normativa, anche in materia di tutela della privacy, che disciplina la possibilità da parte degli amministratori dei siti e delle piattaforme di file sharing di rimuovere il materiale caricato dagli utenti e fornire alle autorità competenti gli indirizzi Ip di chi ha caricato e/o scaricato il materiale in questione; come sia possibile che dei minorenni siano in grado di accedere ad un deep web, impossibile da raggiungere senza essere a conoscenza di processi dettagliati e chiavi di accesso ben precise".

BLUE WHALE - "Secondo l’indagine 'Minori e percezione dei rischi' realizzata da Ipsos per Save the Children, il 'luogo' più a rischio per circa 7 ragazzi su 10 è Internet e secondo l’Osservatorio nazionale adolescenza, i più piccoli vedono la prima immagine pornografica già a 7 anni e un adolescente su cinque subisce molestie in rete; negli ultimi anni fenomeni come la Blue Whale challenge, una serie di 'giochi', sfide che impongono alle giovani vittime atti di autolesionismo, sono stati ipotizzati come causa di morte di alcuni adolescenti; essere sempre on line, per le giovani generazioni, rischia di assottigliare la linea di demarcazione tra vita reale e virtuale, dove i limiti sono inesistenti e anche i giovanissimi sono esposti alla visione di immagini e video a carattere violento senza alcun filtro".

"La pedopornografia on line - proseguono - continua a prosperare indisturbata, con profitti in costante crescita: quasi 7 milioni e 100mila le foto segnalate nel 2019, il doppio rispetto al 2018 quando il contatore si
fermò a 3 milioni e 50 mila circa. Quasi stabili i video (992.300 contro 1.123.793 del 2018), in aumento le chat (323 contro 234) e solo nel 2019 sono state individuate 325 cartelle complesse. Per non parlare del 'Deep web', una giungla nella quale si opera e agisce nella massima libertà al punto che anche per le forze dell’ordine non è facile intervenire e operare e spesso si opera tardivamente rispetto alle tecnologie usate dai cyberpedofili". 

COVID-19 - "Il capo della polizia postale, Nunzia Ciardi - riferiscono da Fratelli d'Italia - ha denunciato un incremento dei reati relativi a pedopornografia e ricatti sessuali a danno di minori proprio durante il periodo di emergenza sanitaria: 181 casi tra tentativi di adescamento attraverso la rete e scambio di video e foto di minori, a fronte di 83 denunce relative all’anno precedente; negli ultimi mesi, infatti, si sono ampliati i fattori e le condizioni di rischio che espongono alla pedopornografia on line, tra i quali, in particolare: l’aumento delle vulnerabilità a cui sono esposti i più piccoli; la diminuzione della supervisione genitoriale con l’aumento delle responsabilità che hanno dovuto fronteggiate; la mancanza di reti extra familiari a cui rivolgersi, prima fra tutte la scuola; l’aumento della fruizione di contenuti sessuali autoprodotti e scambiati, di cui si può
facilmente perdere il controllo".

 

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