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Gioco e pubblicità, in Senato tra Ddl e prese di posizione

04 luglio 2018 - 13:30

In Senato due disegni di legge sul gioco, intanto Lanzi (M5S) replica alla Lega calcio.

Scritto da Amr

Gioco ancora protagonista in Senato e nelle prese di posizione dei suoi componenti. Nella seduta di ieri 3 luglio diversi senatori del M5S (la prima firma è di Giovanni Endrizzi) hanno presentato un disegno di legge dal titolo "Introduzione del divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro". Il Dddl deve essere ancora assegnato alle commissioni per l'esame in sede referente e consuntiva, mentre invece (ma è più vecchia in ordine di tempo) è stata assegnata quella a firma di diversi senatori di FdI (primo firmatario Stefano Bertacco) recante"Norme per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo patologico, nonché in materia di pubblicità del gioco d'azzardo, di tutela dei minori e di disciplina dell'apertura di sale da gioco". Il testo sarà esaminato dalle commissioni riunite 6° e 12°, previ pareri delle Commissioni 1° (Affari Costituzionali), 2° (Giustizia), 5°(Bilancio), 7° (Istruzione pubblica, beni culturali), 8° (Lavori pubblici, comunicazioni), 10° (Industria, commercio, turismo), 11° (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), 13° (Territorio, ambiente, beni ambientali), 14°(Politiche dell'Unione europea).

Intanto, fa discutere la presa di posizione della Lega Serie A sul divieto di pubblicità e sponsorizzazioni inserito nel decreto Dignità. A prendere la parola è il senatore M5S Gabriele Lanzi, che si chiede "se la Lega Calcio tenga di più alle agenzie di scommesse o ai tifosi e agli sportivi italiani che sono l'anima del mondo del calcio". Secondo il senatore "è del tutto fuori luogo l'assioma secondo il quale questo provvedimento possa portare al ritorno del gioco d'azzardo illegale". Il senatore si augura che "la Lega calcio torni ad assolvere alle funzioni per le quali esiste lo sport, cioè il benessere, la salute e il divertimento costruttivo. Il divieto in passato ha riguardato altri prodotti che erano ampiamente pubblicizzati nel mondo dello sport ma nonostante ciò questo gode ancora di buona salute"".

 

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