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I Comuni: 'Niente sgravi fiscali e sponsorizzazioni per attività di gioco'

10 settembre 2019 - 10:20

Aspettando i provvedimenti del nuovo Governo, tanti Comuni italiani continuano a prendere iniziative in materia di gioco, agendo anche su tasse e sponsorizzazioni.

Scritto da Redazione

Mentre il Governo nazionale attende la Fiducia del Senato e la nomina dei sottosegretari, i Comuni continuano a prendere provvedimenti più o meno diretti in materia di gioco.

A cominciare da quello di Cesena, che ha approvato per il 2019 l’intervento a sostegno delle imprese denominato “Contributi correlati alle imposte locali pagate (No tax area)” aggiornando precedenti linee guida, contenute nella deliberazione n. 238/2018, e mettendo a disposizione 150 mila euro di contributi. Sgravi fiscali, grazie ai quali i beneficiari risparmieranno tutte le tasse comunali, ma da cui resteranno escluse “le imprese come compro oro o che hanno al loro interno slot e Vlt o che vendono apparecchi/distributori automatici, tabacchi o sigarette elettroniche, armi, munizioni e materiale esplosivo, articoli per soli adulti (sexy shop)”.

 

Nella stessa regione, in quel di Casalgrande (Re) invece il sindaco Giuseppe Daviddi ha annunciato la rimozione degli apparecchi da gioco installati “al Bocciodromo, uno spazio pubblico dove questa presenza era inaccettabile, soprattutto per un Comune che già da anni aderisce al progetto per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico “Slot Free” della Regione Emilia Romagna”.
Il primo cittadino quindi rimarca: “Dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio su questi temi. Continueremo il nostro lavoro sensibilizzando anche gli esercizi privati sul grave problema sociale che è la dipendenza dal gioco d'azzardo. La lotta alla ludopatia è un valore fondamentale della nostra amministrazione, intendiamo dare un segnale nuovo e molto chiaro: non c'è più spazio per le slot machines negli spazi pubblici”.
 
 
A Desio, nella provincia di Monza e Brianza, invece il Comune ha escluso le “sponsorizzazioni che contengano messaggi di propaganda di natura politica, sindacale, religiosa e ideologica, di promozione del consumo di tabacco e prodotti alcolici, di materiale pornografico e gioco d’azzardo” dal  bando per la selezione pubblica di tutti quei soggetti interessati a finanziare alcune delle principali attività culturali e sportive programmate dall'amministrazione fino alla prossima estate, in ottemperanza a quanto previsto dal decreto Dignità in materia di divieto di pubblicità al gioco.
 

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