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Lazio, anche il gioco tra le attività della malavita locale

13 aprile 2021 - 13:53

Il Piano regionale di prevenzione della corruzione cita gioco e scommesse tra le attività delle mafie locali.

Scritto da Daniele Duso

Pubblicato sul Bur, il Bollettino ufficiale della regione Lazio, il Piano Triennale di prevenzione della corruzione per gli anni 2021-2023. All'interno del documento che la Giunta regionale ha adottato con una delibera il 1° aprile scorso, vi è anche un rapido accenno al gioco, che pare essere tra le attività che anche le mafie laziali prediligono per fare cassa.

Il Piano regionale segue le indicazioni contenute nel piano Nazionale anticorruzione, fornisce valutazioni del diverso livello di esposizione delle strutture regionali al rischio di corruzione individuando le misure ed interventi organizzativi per mettere in atto per prevenire il rischio, strategia di prevenzione e di contrasto della corruzione.

Nel capitolo 2.2.4 intitolato "Le infiltrazioni criminali" il Piano fa dunque anche un rapido accenno al gioco dicendo che "in particolare, nella gestione delle sale da gioco sembra essere realizzata la più proficua convergenza di interessi tra le varie consorterie mafiose. L'infiltrazione nel settore dei giochi e delle scommesse è risultata funzionale sia alla produzione di nuovi capitali, sia al riciclaggio di quelli derivanti da altre attività illecite".

Da questo punto di vista, continua il testo, il Lazio si presenta come un vero e proprio "laboratorio criminale in cui coesistono formazioni non solo mafiose, di diversa matrice etnia, il cui radicamento è più evidente nella capitale e nelle province di Latina e Frosinone, non a caso quelle con il più alto numero di beni confiscati alle mafie".

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