Limiti orari al gioco, Comune Appignano aperto al confronto
Serie di incontri fra operatori, As.Tro e sindaco sui limiti orari al gioco ad Appignano (Mc), primo Comune ad applicare legge regionale delle Marche sul Gap.
"Nessun pregiudizio di sorta nei confronti degli esercenti e dei gestori che offrono apparecchi con vincita in denaro e nessuna volontà da parte dell’Amministrazione di ledere gli interessi di quella che viene intesa a tutti gli effetti una filiera legale e riconosciuta. Ma una forte volontà e desiderio di confronto, con un nuovo appuntamento per i primi giorni di novembre".
E' l'esito dei due incontri avuti dall'amministrazione comunale di Appignano (Mc) con Paolo Gioacchini, vicepresidente nazionale e responsabile della Regione Marche di As.Tro Confindustria Sit e Paolo Nanni del team Stammi Bene – Dipartimento di dipendenze patologiche, gestori ed esercenti, per esaminare una possibile modifica alla normativa locale che spegne gli apparecchi da intrattenimento dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14, dalle 17 alle 20 e dalle 23 alle 2.
I rappresentanti del Comune, in particolare nel primo incontro, hanno potuto approfondire i diversi punti contenuti all’interno dell’intesa Stato e Regionifirmata lo scorso 7 settembre.
Il confronto con gli operatori invece è servito maggiormente per scendere nella realtà più specifica del territorio e di chi vi opera all’interno. Anche grazie alle competenze degli intervenuti, in particolare quelle di Paolo Nanni che da anni si occupa di problematiche legate al mondo del gioco compulsivo, tutte le parti intervenute (amministrazione comunale, dipartimento di dipendenze, associazione Astro, gestori ed esercenti) si sono trovate perfettamente d’accordo nel riconoscere le questioni sociali legate al gioco, in primis quelle del Gap, e la necessità di promuovere iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e in particolare nelle cosìddette fasce deboli (giovanissimi e anziani).
IN ATTESA DEL DECRETO MINISTERIALE - A margine dei due incontri, l’amministrazione comunale, in considerazione di quanto emerso, si è presa qualche giorno di tempo per decidere sulla richiesta avanzata dai presenti ovvero quella di sospendere gli effetti del regolamento comunale in attesa che esca il decreto ministeriale che dovrebbe fornire ambiti di manovra più chiari per i Comuni e, soprattutto, direttive sugli orari omogenee in tutto il territorio nazionale e d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ovvero l’ente che regola il settore del gioco in Italia).