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Lombardia, Ciocca: 'Registrazione obbligatoria per accedere alle sale, legge Gap di nuovo in Aula entro l'anno'

23 ottobre 2014 - 11:13

La nostra sarà la prima regione italiana in cui per giocare sarà obbligatorio non solo esibire il documento, ma anche registrarsi. Uno strumento fondamentale per assicurare il divieto di ingresso ai minori, tracciare fruitori già segnalati per dipendenza del Gap e tener lontano il riciclaggio di denaro sporco, in attesa che gli apparecchi vengano dotati di appositi dispositivi di controllo dei giocatori. Con queste parole, il presidente della commissione Attività produttive della Regione Lombardia, Angelo Ciocca, anticipa a Gioconews.it la delibera della Giunta sul regolamento per l’accesso alle aree dedicate all’installazione di apparecchi per il gioco lecito e ai locali destinati a sala da gioco della Regione Lombardia, che sarà votata entro due settimane.

Scritto da Fm

 

Intanto, stamattina la commissione Attività produttive ha messo sul tavolo le sue modifiche al regolamento, approvando maggiori restrizioni sulla delimitazione degli accessi agli ambienti di gioco. "Vogliamo offrire una divisione netta fra lo spazio dedicato al gioco lecito e quelli per la fruizione di altri beni (vedi bar e tabaccherie, ndr) - ricorda Ciocca - ma per far ciò non sarà necessario ristrutturare i locali: saranno sufficiente mezzi semplici, un po' come le corsie degli aeroporti, l'importante è che la separazione sia netta, ben visibile, e che rendano gli utenti consapevoli del pericolo del gioco patologico".

IN ARRIVO LE SANZIONI - La seduta di stamattina ha inoltre stabilito che la legge regionale sul Gap dovrà tornare in Aula entro l'anno, per introdurre le sanzioni da comminare a quanti non rispetteranno i regolamenti sugli accessi e sui corsi di formazione obbligatori per i gestori e il personale delle sale. "La legge non è scritta sulla pietra - commenta ancora il presidente della commissione Attività produttive - ma si muove in virtù dei nuovi elementi che si raccolgono nel tempo per costruire una reale cultura di sicurezza, radicata nei cittadini, e che non si limiti a meri muri di protezione".

 

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