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Mef: "Crescono le segnalazioni di operazioni sospette dal mondo del gioco"

23 settembre 2014 - 15:22

“Si è registrato un sensibile aumento delle segnalazioni provenienti da operatori non finanziari, delle quali il 91 percento trasmesse dai gestori di giochi e scommesse”. È quanto si legge nella ‘Relazione sull’attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo’ predisposta dal Comitato di sicurezza finanziaria e presentata in Parlamento.

Scritto da Sm

Il documento, che riporta i dati riferiti all’anno 2013, è stato trasmesso dal Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, in Parlamento, ai sensi dell’articolo 5, comma 3, lettera b) del decreto 21 novembre 2007 n. 231. La relazione contiene una valutazione delle politiche e delle attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo attuate dall’Unità di informazione finanziaria (Uif), dalle autorità di vigilanza, dalle amministrazioni interessate e dagli organi di polizia, Guardia di finanza e Direzione investigativa antimafia.

 

“Sotto il profilo settoriale, per alcuni comparti risulta confermato il particolare rischio di infiltrazione della criminalità organizzata. Si tratta del settore dei giochi e scommesse, dello smaltimento dei rifiuti, dei compro oro, produzione di energia eolica e di energia elettrica da fonti rinnovabili, movimento terra e gestione di cave”, si legge.

La Uif, con la collaborazione della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli “ha pubblicato due schemi rappresentativi di comportamenti anomali relativi a operatività connesse con il settore dei giochi e delle scommesse. Il provvedimento muove dalla considerazione che l’incremento dei flussi finanziari nel settore del gioco avvenuto negli ultimi anni possa aumentare i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata e le possibili connessioni con attività di riciclaggio”.

Tra le categorie maggiormente controllate “ci sono quelle relative all’offerta di giochi o scommesse su rete fisica”.

I CASINO’ – “Ai fini della prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e più in generale nell’azione di contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale, la Direzione investigativa antimafia ha svolto, nel 2013, diverse attività caratterizzate dall’esercizio dei poteri di accesso ed accertamento presso i soggetti destinatari degli obblighi di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231. In particolare cinque provvedimenti di accesso presso le case da gioco operanti nel territorio nazionale (Casinò di Venezia, Saint Vincent, Campione d’Italia e Sanremo). Nel corso di tali attività sono state acquisite informazioni relative a 101 soggetti collegati direttamente o indirettamente ad organizzazioni criminali”.

 

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