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Fase 2: dal 18 maggio ripartono i bar, si attende decisione sulle slot

12 maggio 2020 - 07:02

Via libera all'apertura di bar e ristoranti su scala regionale dal 18 maggio, entro venerdì linee guida per adeguare i locali: decisione da prendere su accensione slot.

Scritto da Ac
Fase 2: dal 18 maggio ripartono i bar, si attende decisione sulle slot

Via libera dal 18 maggio all’apertura di bar, ristoranti e parrucchieri. E’ la decisione presa nella serata di ieri, lunedì 11, al termine del vertice tra governo e regioni. Secondo i termini dell'accordo, le Regioni avranno maggiore autonomia a partire dalla prossima settimana per decidere aperture e gestione della cosiddetta “fase 2”. Dalla prossima settimana si potranno quindi aprire le attività sotto la responsabilità dei singoli governatori regionali, proprio come richiesto dai rappresentanti dei territori nelle scorse ore, in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteranno avanti il monitoraggio della situazione. Tra i nodi che rimangono da sciogliere, tuttavia, c'è quello degli apparecchi da intrattenimento: un punto evidentemente non affrontato neanche minimamente nel vertice di ieri, ma che è in corso di valutazione in queste ore al Ministero dell'Economia, come apprende GiocoNews.it da fonti istituzionali. Ad oggi, infatti, la raccolta sugli apparecchi da intrattenimento risulta interrotta, attraverso il provvedimento adottato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dello scorso 29 aprile, in attuazione delle disposizioni governative sul lockdown.

Ma è evidente che una riapertura dei pubblici esercizi pone un nuovo interrogativo, essendo questi locali anche degli ambienti di gioco dove si trovano già installati gli apparecchi e bisognerà quindi decidere se da lunedì andranno ancora tenuti spenti oppure se, al contrario, potranno tornare a lavorare, sia pure sotto regole stringenti per evitare assembramenti o ogni minimo rischio di contagio.

LA NUOVA FASE DUE - Nel frattempo il primo passo in avanti è arrivato, dopo settimane di pressing da parte delle regioni. Il premier Giuseppe Conte – secondo quanto rivelano le stesse fonti - avrebbe preso atto della volontà dei governatori di una riapertura anticipata al 18 maggio, soprattutto per quanto riguarda il commercio al dettaglio e che, sulla base dei dati epidemiologici, le stesse regioni avranno più potere d’azione. Quindi, a partire da lunedì 18, non ripartiranno le agenzie di scommesse e neppure gli altri “ambienti dedicati”, come sale vlt o bingo, per i quali si dovrà con tutta probabilità attendere giugno. Ma alcuni giochi potrebbero appunto ripartire dai bar. Ma questa è un'altra partita che si giocherà nelle prossime ore. A livello generale, infatti, si è deciso che saranno possibili aperture “su misura” su base territoriale laddove l’andamento dei contagi lo consenta e laddove vengano rispettati precisi protocolli, i quali verranno messi nero su bianco attraverso le linee guida a cui collaboreranno anche Inail e Consiglio Sanitario. Tra giovedì 14 e venerdì 15, come anticipato, sulla base dei dati del monitoraggio del ministero della Salute, arriveranno le indicazioni tecniche per consentire alle Regioni di riaprire. Ed è proprio sulla base di queste linee guida che si potrà capire in via definita se sarà il caso di consentire la raccolta di giochi o meno ed eventualmente come. Ferma restando la possibilità di prendere una decisione politica a prescindere dai rilievi tecnici, di mantenerle comunque serrate fino a data da destinarsi. In ogni momento, infatti, il governo avrà la facoltà di bloccare le decisioni prese dalle Regioni se la curva dei contagi dovesse riprendere quota.

Il governo avrà comunque la facoltà di intervenire nel caso in cui, in base all'andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus. Nel caso dovessero esserci nuovi focolai, in sostanza, si attiveranno immediatamente le zone rosse dove varranno le regole già sperimentate durante il lockdown. Interventi che, spiegano fonti di governo, saranno tempestivi e attuati in stretto contatto tra l'esecutivo e le Regioni.

LE DIFFERENZE PER REGIONI - “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”, ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia nel corso della videoconferenza tra governo e regioni. “Sarà responsabilità delle singole Regioni agire in base al quadro dei dati - ha aggiunto - Se i contagi saliranno, dovranno restringere” ha aggiunto. Insistendo sulla necessità di avere prima a disposizione le linee guida nazionali elaborate dal comitato scientifico su proposta Inail, per tutte le attività o esercizio commerciale. Intanto sono già pronte quelle per le riaperture delle attività di ristorazione.

Spetterà quindi ad ogni singolo territorio far si ché vengano rispettare le linee guida individuate per bar, ristoranti, negozi, spiagge. Dai tavoli distanziati di almeno 2 metri all'uso obbligatorio di mascherine e guanti per camerieri, dalla sanificazione quotidiana degli ambienti comuni, compresi quelli sulle spiagge, alla riduzione dei posti sotto gli ombrelloni.

 

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