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Obiettivi 2021-2023 Mef: 'Elevare qualità offerta dei giochi pubblici'

29 luglio 2021 - 09:18

Nell'Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale 2021-2023 approvato dal ministero dell'Economia si tracciano il futuro del gioco pubblico e le competenze di Adm e Gdf.

Scritto da Redazione

Sono dedicati al gioco molti dei paragrafi dell'Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2021-2023 approvato dal ministero dell'Economia e delle finanze.

Fra le mission del Mef c'è, ad esempio, quella di assicurare la legalità negli ambiti di competenza, e a tale scopo “rilevano in particolare le azioni finalizzate a presidiare le esigenze di legalità nelle operazioni doganali e nel settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi”, cosi come la necessità di “elevare la qualità dell’offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro, combattendo il gioco illegale, proteggendo i soggetti vulnerabili e ponendo particolare riguardo alle attività sul divieto di gioco da parte dei minori”.

 

Un posto importante nell'atto di indirizzo e per il futuro dei giochi lo ricopre anche l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che nell’ambito dei suoi compiti e delle sue funzioni istituzionali provvederà, fra l'altro, a “fornire il supporto tecnico necessario al Governo per la regolamentazione del settore dei giochi, anche attraverso la conoscenza delle abitudini di gioco della popolazione, al fine di efficientare e razionalizzare gli strumenti di contrasto al gioco patologico e aumentare il livello di sicurezza e le possibilità di controllo della rete del gioco pubblico anche online; sviluppare il sistema di monitoraggio dell’offerta di gioco legale, il Registro unico degli operatori del gioco pubblico e l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; ciò al fine di verificare l'andamento dei volumi di gioco e la relativa distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più soggette al rischio di concentrazione di giocatori affetti dal disturbo da gioco d’azzardo; rafforzare l’attività di contrasto e repressione del gioco illegale, tramite il coinvolgimento del Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale (Co.Pre.Gi.), anche attraverso l’utilizzo delle operazioni di gioco di cui all’art. 29 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 e lo sviluppo di banche dati qualitative in grado di fornire indici di rischio degli operatori e consolidando la collaborazione con le istituzioni competenti in materia di antiriciclaggio e flussi finanziari; rafforzare l’attività di controllo sul divieto di gioco ai minori, anche in cooperazione con le forze dell'ordine, con particolare riferimento al controllo sugli ingressi negli esercizi e sugli apparecchi muniti di meccanismi idonei ad impedire ai minori di età l'accesso al gioco, quali il corretto funzionamento di quello finalizzato all'utilizzo della tessera sanitaria; promuovere attività di studio e analisi per la formulazione di proposte normative e contribuire alla realizzazione di una riforma complessiva del gioco pubblico in modo da assicurare, a invarianza di gettito erariale, l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo, e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’Erario”.
 
Dal canto suo, la Guardia di finanza “orienterà la propria azione alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni illeciti più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale, anche mediante mirate attività d’intelligence e di analisi, coerentemente con: proseguirà l’azione di contrasto al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e alle frodi nel settore doganale e delle accise, nonché agli illeciti in materia di giochi e scommesse rafforzando le sinergie con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. A tal fine, amplierà e valorizzerà ulteriormente il patrimonio informativo a disposizione utilizzando le informazioni e i dati presenti in ambito doganale e di polizia, in funzione dell’elaborazione di analisi di rischio volte a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano, garantendo, al contempo, un efficace presidio contro i traffici illeciti 32 transnazionali. Il dispositivo di contrasto sarà completato dal controllo economico del territorio al fine di individuare condotte di frode attraverso mirati servizi sulla circolazione delle merci e dei carburanti”.
 

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