Parma, Federconsumatori ai sindaci: 'Gioco, servono interventi urgenti'
15 marzo 2017 - 15:10
Federconsumatori invia una lettera ai sindaci della provincia di Parma chiedendo un impegno maggiore contro il gioco patologico.
Scritto da Redazione
"Sul piano generale è necessario sviluppare un'azione nei confronti del Parlamento e del Governo affinché rivedano criticamente la strada seguita fino ad oggi con un approccio puramente economico ignorando le ricadute sociali.
Occorre però un'iniziativa immediatamente realizzabile da parte delle amministrazioni locali". Lo scrive in una nota Federconsumatori, invitando i sindaci della provincia di Parma a prendere un impegno maggiore contro il gioco patologico.
LE PROPOSTE DI FEDERCONSUMATORI - "In primo luogo si dovrebbe intervenire sugli orari di apertura delle sale dedicate esclusivamente al gioco d'azzardo, con significative limitazioni e articolando gli orari creando delle fasce orarie di non gioco.A questo proposito nei giorni scorsi è stata emessa un'importante sentenza da parte del Tar di Brescia che ha respinto i ricorsi contro il Comune di Bergamo che si era mosso in senso limitativo. Pensiamo che questa pronuncia possa incoraggiare quelle amministrazioni dubbiose sulla tenuta legale di misure restrittive.
In secondo luogo occorre intervenire convintamente sulla scia della legislazione introdotta dalla regione Emilia Romagna con la promozione del marchio 'Slot Free' per i pubblici esercizi, mettendo in campo anche qualche risorsa propria (anche con agevolazioni) essendo la misura soprattutto di carattere etico.
In terzo luogo è necessario intervenire sull'educazione, con campagne informative mirate, coinvolgendo anche il mondo della scuola", sottolinea Federconsumatori.
"Federconsumatori, come sempre ha fatto in questi anni, è disponibile a partecipare a tavoli e incontri finalizzati a promuovere iniziative concrete, con questa lettera vogliamo spingere convintamente in questa direzione mobilitando tutte le risorse disponibili sul territorio chiedendo un impegno in prima linea da parte di tutti i Comuni", conclude la nota.