Pdl gioco Piemonte: la Lega in pressing, FdI si sfila
I consiglieri del Piemonte prendono ancora posizione sulla Pdl sul gioco: la Lega la difende, FdI chiede al relatore di fermarsi e di rinviare il testo in commissione.
Dopo le due sedute del consiglio regionale di questa settimana, in cui maggioranza e minoranza si sono affrontate senza esclusioni di colpi (anche bassi) sulla proposta di modifica della legge sul gioco, in Piemonte non si fermano i botta e risposta a distanza sul tema.
Non solo con l'opposizione, che ha tentato di fermare in ogni modo i lavori a colpi di richieste di sospensiva e pregiudiziali, ma anche all'interno dei partiti di governo, che sulla questione risultano ormai divisi.
Da un lato c'è la Lega, in cui milita il consigliere Claudio Leone - primo firmatario della Pdl n° 99 che chiede di eliminare la retroattività della normativa vigente - e che continua a schierarsi "in difesa" dei lavoratori che potrebbero perdere il posto dal 21 maggio, qualora la modifica non passasse.
Per poi ribadire: "Dove non c'è il gioco legale prosperano le mafie" e riportare una frase, ormai celebre, pronunciata da Antonio De Donno, presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio permanente su “Giochi, legalità e patologie” di Eurispes, e procuratore capo della Repubblica di Brindisi, alla presentazione del rapporto “Gioco pubblico e dipendenze in Piemonte”, nel 2019: “Proibizionismo e para-proibizionismo altro non sono che l’anticamera del gioco illegale gestito dai settori malavitosi”.
Argomentazioni precise che però non convincono i consiglieri di Fratelli d'Italia, che annovera nella Giunta Cirio due assessori: Elena Chiorino (Lavoro) e Maurizio Marrone (Semplificazione).
Ci sono anche loro due fra i firmatari di un documento diffuso dal presidente del gruppo consiliare piemontese Paolo Bongioanni e dal segretario regionale, Fabrizio Comba, con il quale il partito prende posizione contro la difesa a tutti i costi della proposta di modifica. “Fermo restando il rispetto per il diritto di impresa e nella giusta e legittima diversa sensibilità delle forze partitiche che costituiscono la maggioranza, è opportuno anche da parte nostra chiarire il pensiero del nostro partito, fermamente contrario a qualunque forma di liberalizzazione o aumento delle disponibilità per quanto concerne le misure che regolano il gioco d’azzardo”, sottolineano.
Secondo Bongioanni e Comba, inoltre, la Pdl, dato il contesto politico sociale ed economico del momento, non può avere il loro sostegno. "Chiediamo al relatore di fermarsi e di non dividere in un frangente tanto delicato le forze di maggioranza su una tematica che non può certo essere considerata prioritaria per i piemontesi. Siamo sicuri che la maggioranza saprà trovare la giusta sintesi. Avevamo già detto e continuiamo a ripetere che un rinvio in commissione per consentire ulteriori approfondimenti sarebbe auspicabile”.
Una convinzione espressa “nel rispetto dei cittadini e delle singole persone e, soprattutto, affinché le forme di malavita organizzata non mettano le mani su strumenti in grado di riverberare poi in modo devastante i propri effetti sul tessuto sociale del nostro territorio”.