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Libera scrive ai sindaci del Valdarno: 'Comuni limitino il gioco'

21 dicembre 2015 - 13:11

Il Coordinamento di Libera Valdarno chiede applicazione reale della legge della Toscana e nuovi regolamenti sul gioco

Scritto da Redazione GiocoNews
Libera scrive ai sindaci del Valdarno: 'Comuni limitino il gioco'

 

"Prendiamo atto che la politica locale in tutte le sue componenti ed espressioni, sta prendendo consapevolezza del problema e per questo salutiamo con soddisfazione la nascita del gruppo di lavoro Valdarno No Slot che presto presenterà ai vari consigli comunali una mozione specifica su questo tema che condividiamo e sosteniamo. Ma riteniamo nel contempo che le amministrazioni locali del nostro territorio, se vogliono, possono essere ancora più incisive con alcune specifiche azioni". E' quanto scrive il Coordinamento di Libera Valdarno, in una lettera inviata a sindaci e capigruppo dei consigli comunali del Valdarno aretino e fiorentino.

 

LE RICHIESTE DI LIBERA - Le azioni proposte, che prendono spunto anche dalla campagna nazionale 'Mettiamoci in gioco', prevedono innanzitutto un richiamo alla Regione Toscana per la concreta applicazione della legge n. 57 del 18 ottobre 2013, modificata con Legge Regionale n. 85 del 23 dicembre 2014, e della quale nel marzo del 2015 sono stati approvati i regolamenti di attuazione "perché non è entrato in funzione l'Osservatorio Regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco e non è stato definito il logo identificativo 'No Slot' che dovrà essere apposto in tutti i negozi che rinunciano ad installare dispositivi legati al gioco".
Sul piano delle agevolazioni tributarie, "visto il fallimento delle applicazioni di agevolazioni tributarie per la Tari a chi decida di non proseguire contratti per l'utilizzo di slot machine, vi proponiamo dal prossimo bilancio di previsione di prevedere nel regolamento di applicazione della Tari agevolazioni tariffarie per quanto concerne la Tari, a tutti i pubblici esercizi, circoli (o altri tipi di attività economiche) che pur avendo la possibilità di detenere slot-machine al loro interno, decidano di rinunciare a tale possibilità. Questo oltre che essere un piccolo aiuto economico verso chi resiste a questa tentazione, ha un alto valore educativo perché assume una funzione di prevenzione". Poi il Coordinamento chiede di prevedere, "anche con l'utilizzo dei Comandi della Polizia Municipale, controlli alle sale da gioco sia per il rispetto degli orari, sia per una verifica sui minori che possono frequentare le sale stesse", la promozione di "una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione, unitaria dei comuni del Valdarno Aretino e Fiorentino attraverso i propri mezzi di comunicazione (siti internet, canali social, periodici di informazione) utilizzando il progetto grafico già disponibile attraverso la Campagna 'Mettiamoci in gioco' (sono già predisposti specifici spot televisivi e radiofonici), oppure realizzando una campagna di comunicazione specifica valdarnese con il coinvolgimento delle scuole. Prevedere nel 2016, una campagna di comunicazione sociale (funzione che è propria anche dei comuni) per il contrasto del gioco d'azzardo, che sia sostenuta da incontri, dibattiti, progetti nelle scuole".

NO ALLA PUBBLICITA' - Nella lettera viene formulata la richiesta di "impedire qualsiasi forma di pubblicità relativa al gioco d'azzardo all'interno delle strutture di proprietà dell'Amministrazione Comunale, principalmente all'interno delle strutture sportive e culturali. In tal senso di impegnare il Sindaco e la Giunta in fase di rinnovo delle singole concessioni che regolamentano l'utilizzo delle strutture comunali, a prevedere tale divieto all'interno delle convenzioni che regolamentano il rapporto tra le parti", oltre al divieto di forme di pubblicità o qualsiasi forma di messaggio promozionale sul gioco d'azzardo su rotatorie, aiuole spartitraffico di proprietà dell'Amministrazione Comunale (come già fatto dal Comune di Empoli)". Istanza che si affianca a quella di "vietare che negli spazi sportivi di proprietà delle Amministrazioni Comunali, sia possibile inserire slot machine o attrezzature simili" e di "inserire in tutti gli impianti sportivi di proprietà comunale un cartello o striscione da affiggere all'ingresso dove sia scritto: 'in questo luogo non si gioca d'azzardo'. Per essere maggiormente incisivi è auspicabile un regolamento unitario dei comuni del Valdarno Aretino e Fiorentino sul tema del gioco d'azzardo che tenga conto delle direttive regionali, in tema di limitazione delle sale da gioco, della limitazione del loro orario di apertura, ma anche dei temi da noi qui proposti".
 
POTERE AI COMUNI - Per Libera si tratta di "un chiaro messaggio politico di Sindaci e Consigli Comunali che vogliono riappropriarsi di una materia che è stata sottratta al loro legittimo controllo dal 1999 e per questo occorre anche operare congiuntamente verso l'Anci e la Regioni, affinché si sensibilizzi nei giusti contesti circa l'opportunità di restituire ai Comuni adeguate competenze e poteri in materia di gioco d'azzardo, anche attraverso l'associazione 'Avviso Pubblico' che da tempo opera in questo versante". Il tutto con il coinvolgimento nella stesura dei regolamenti "del mondo associativo che segue questi problemi, del Sert e delle associazioni di categoria".
 

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