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Alghero, Piccone: 'Rete con i Comuni per approvazione legge regionale sul Gap'

23 marzo 2016 - 10:16

Il Comune di Alghero, con il consigliere Giusy Piccone, promuove una rete dei Comuni sardi per spingere sull'approvazione della legge regionale sul Gap.

Scritto da Fm
Alghero, Piccone: 'Rete con i Comuni per approvazione legge regionale sul Gap'

 


"Il nostro obiettivo finale è costruire una rete dei Comuni dell'isola per fare pressioni sulla Regione affinché venga approvata la proposta di legge sul gioco patologico che vede come primo firmatario Salvatore Demontis, risalente al novembre 2015. Di pari passo, vorremmo sensibilizzare i cittadini di Alghero su questo fenomeno, ma senza demonizzare chi ha installato slot o vende gratta e vinci". Giusy Piccone, presidente della Commissione Bilancio del comune di Alghero, anticipa a Gioconews.it la ripresa dei lavori dell'amministrazione sarda in tema di contrasto al Gap, avviati giusto un anno fa

 

"Non ha senso varare ordinanze sugli orari o regolamenti sulle distanze degli apparecchi da luoghi sensibili se poi si può andare a giocare nel paese vicino. Né ha senso varare norme punitive verso gli esercenti che lavorano con il gioco. Il problema non è la slot, che suo malgrado è diventata un simbolo negativo, perché ci sono anche il gioco online e i gratta e vinci, così come il problema non è giocare ma farlo compulsivamente. Per questo bisogna cominciare dal lavoro nelle scuole e con le Asl, le associazioni già attive sul tema, per avviare azioni congiunte di sensibilizzazione e informazione per la tutela della salute e del benessere dei cittadini, insieme alle altre amministrazioni", prosegue Piccone.


In attesa che la Regione Sardegna approvi la proposta Desantis - che chiede un distanziometro di 500 metri e riduzioni dell'aliquota Irap per gli esercenti 'no slot' - il Comune di Alghero ha avviato una prima collaborazione con quello di Sassari, e questo accordo dovrebbe proseguire con una riunione congiunta delle rispettive commissioni alle politiche sociali, per poi estendersi a quelle delle altre città metropolitane.
 
"Poi, se la Regione dovesse tardare troppo nel varo di una normativa valida per tutta la Sardegna, ci muoveremo autonomamente", evidenzia il consigliere. "Fra le ipotesi allo studio ci sono un'ordinanza sugli orari e limiti alla collocazione degli apparecchi da gioco nelle vicinanze dai luoghi sensibili, ma al primo posto resta la prevenzione. Per far questo abbiamo chiesto al Serd di fornirci i dati sul numero di giocatori compulsivi del nostro territorio che si sono rivolti ai suoi servizi, con l'auspicio di crearne presto uno dedicato. Speriamo sia la volta buona".
 

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