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Baretta: 'Conferenza sui giochi quando saremo pronti, no ad altri rinvii'

06 marzo 2017 - 16:34

Il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta assicura che si andrà in Conferenza sui giochi quando si sarà pronti: nessun altro rinvio.

Scritto da Daniele Duso
Baretta: 'Conferenza sui giochi quando saremo pronti, no ad altri rinvii'

Milano - Sul gioco "C'è stato un eccesso. Per questo serve regolamentazione". Lo sottolinea il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, nel suo intervento al convegno su Regolamentare il gioco: ridurre la domanda e l'offerta, salvaguardare le persone.  "Il gioco - evidenzia - è parte della vita, ma non c'è una linea proibizionista. Se non è vero che si combatte la malavita liberalizzando il gioco a tutti i livelli, non è vero neanche il contrario. La riforma procede per gradi, è un punto che voglio sottolineare perché è un punto di incomprensione con molti soggetti: sono convinto che una volta che abbiamo incominciato a percorre la strada poi tracceremo una guida che potremmo seguire anche su altri. E parlo dell'online, che oggi non possiamo trattare, non avendo neanche gli strumenti. Ci concentriamo sul primo passaggio, che è la diffusione del gioco. In assenza di una regolamentazione pubblica ogni territorio ha preso i suoi provvedimenti, alcuni addirittura non li hanno presi. Abbiamo una situazione a macchia di leopardo. Ad esempio, il massimo punto di raccolta dalle macchinette, in proporzione, è un comune del sud, Avezzano, che si è fatto forte del proibizionismo dei comuni adiacenti. Dobbiamo considerare che se non c'è una omogeneità, i singoli provvedimenti potrebbero avere conseguenze imprevedibili. Poniamo la questione della distanza: si 'liberano' alcune zone rischiando di creare ghetti altrove".

LA RIDUZIONE DEL PARCO MACCHINE - Baretta sottolinea: "Abbiamo messo a disposizione 50 milioni di euro per prevenire il Gap. Per ora la soluzione da noi ritenuta più efficace è la riduzione a 260mila le macchinette, è dimezzare il numero dei punti gioco nell'arco di 3, 4 o 5 anni. Adesso abbiamo 400mila Awp e 96mila punti gioco. Un'operazione robusta anche nei confronti del mercato. Un'operazione che mette in conto am che una riduzione delle entrate: ci sarà una perdita ma l'obiettivo strategico vale la candela". Quanto alle Vlt, "sono 50mila, in questo campo non ho pensato ad una riduzione, ma piuttosto di ridurre la massima giocata, che ora è di 500 euro (portandola a 200). Il dibattito attuale su 'orari e distanze' va riportato su una questione diversa, che deve considerare il problema della 'distribuzione'. Dobbiamo anche fare in modo che gli operatori continuino a lavorare. Nel mentre dobbiamo fare un'altra operazione, fare tutte le slot a controllo da remoto (che non vuol dire nuove Vlt) riducendo i tempi e le quote di giocata. Decisioni che dovremo prendere tenendo in considerazione  anche la privacy (ad esempio per l'utilizzo della tessera sanitaria) perché l'obiettivo deve essere e rimanere sempre e solo quello di aggredire la ludopatia, non controllare quei 12 milioni di giocatori che giocano una volta l'anno".
LA PUBBLICITA' - In tema di pubblicità, sottolinea il sottosegretario, "per il momento, la mancanza di una legislazione europea non ci aiuta. Ogni stato si muove come crede. Si può fare qualche passo avanti, anche nel senso di una totale proibizione. Temo tuttavia che un provvedimento così drastico abbia delle conseguenze non prevedibili. Piuttosto come Governo italiano promuoviamo un confronto a livello di Europa".
LA CONFERENZA UNIFICATA - "Da ultimo la Conferenza unificata. Tutti i giornalisti mi chiedono 'quando?'. Rispondo 'quando saremo pronti'. Non voglio più entrare in una conferenza uscendone con un altro rinvio".
 

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