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Anci Lazio e Comune di Roma: 'Unire le forze contro il Gap'

26 giugno 2018 - 08:59

Anci Lazio, Comune di Roma e studiosi a confronto sul Gap al convegno Capitale Ludopatie: un problema nuovo per i Comuni.

Scritto da Sara Michelucci
Anci Lazio e Comune di Roma: 'Unire le forze contro il Gap'

 


Roma - "Quello del gioco patologico è un tema è un problema che va affrontato ed é bene che i singoli comuni lo facciano insieme, unendosi a realtà come quella dell'Anci. Cosi si può fare molto", afferma Enrico Stefano, presidente della 3 commissione permanente e vice presidente dell'Assemblea Capitolina al convegno "Capitale Ludopatie: un problema nuovo per i Comuni" in calendario al Campidoglio oggi, 26 giugno.


Vincenzo Lodovisi, vice presidente Anci Lazio, aggiunge: "Abbiamo voluto fare una iniziativa pubblica per mettere insieme esperti e politici e affrontare la crescita del gioco e alcune sue esasperazioni. Questo può generare problemi di sicurezza, ma anche familiari e sociali. Sono sedici milioni gli italiani che giocano ma sono molti meno quelli che sono dipendenti. Un aspetto significativo del fenomeno del gioco è la circolazione del contante e concentrandosi sul controllo di esso o sulla limitazione dell'introduzione del denaro contante negli apparecchi si potrebbe arrivare a circoscrivere il fenomeno. Quello che è successo ad Ostia con la confisca di una sala al clan Spada è decisamente importante per la lotta dell'illegalità. Molto fanno le associazioni anche di natura caritatevole con esternazioni forti. C'è quindi una rete e una alleanza che va fatta emergere".
 
 

Per l'avvocato e professore Enrico Michetti: "Stiamo parlando di un argomento complesso che va affrontato come associazioni dei comuni. Queste problematiche si manifestano sotto una molteplicità di aspetti. Ognuno dovrebbe riuscire ad interpretare il proprio territorio. Su questo c'è una linea di contrasto a cui si dovrebbe dare uniformità a livello di governo centrale. Sono problematiche che hanno una componente lucrativa forte. Su questa vicenda bisogna mantenere l'equilibrio tra salute e iniziativa commerciale privata. La cosa non è facile. Una riflessione a livello generale è importante perché i comuni hanno a che fare con le periferie, con le zone ultime dove le problematiche sono tante. Gli Stati membri europei hanno iniziato ad occuparsene perché riguardano la salute pubblica. Il passaggio dell'Osservatorio sul gioco dai Monopoli di Stato al Ministero della Salute è stato epocale, perché c'è stato il riconoscimento della dipendenza da gioco come patologia dove il soggetto va recuperato. Ma le Regioni hanno iniziato a pensare anche alla prevenzione con distanze e orari per le sale giochi. Anche il legislatore comincia a comprendere quali siano i risvolti del settore e a porvi rimedio con alcune azioni mirate. Certo l'abbondanza di norme non aiuta. Ci vorrebbe maggiore unità anche sotto questo fronte. L'importante è acquisire una consapevolezza del fenomeno attraverso educazione, istruzione ed informazione, partendo proprio dalle scuole".

 

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