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Provincia Firenze: Gap, sindaci e operatori sanitari a confronto

19 febbraio 2019 - 13:56

Giovedì 21 febbraio a Figline e Incisa Valdarno un tavolo di confronto sul Gap tra i sindaci del distretto Fiorentina Sud Est e gli operatori dell'Usl.

Scritto da Redazione

Giungere ad un linguaggio condiviso e per cercare strategie sempre più capaci di intercettare la richiesta di aiuto proveniente dal territorio in tema di gioco d’azzardo patologico: questo l'obiettivo del tavolo interistituzionale che vedrà protagonisti l’Azienda Usl Toscana Centro e la Conferenza dei sindaci della Zona Distretto Fiorentina Sud Est insieme ad enti, istituzioni e servizi il 21 febbraio dalle 16, presso il Palazzo Pretorio di Figline e Incisa Valdarno (Fi).

 

In una nota, il Comune di Figline e Incisa Valdarno ricorda che “i giocatori patologici e le loro famiglie, residenti nel territorio della Zona Fiorentina Sud Est, presso il Servizio Dipendenze (Ser.D.) di Figline e Incisa Valdarno e presso il Servizio Dipendenze (Ser.D.) di Bagno a Ripoli, dell’Azienda Usl, possono trovare una équipe dedicata che dia risposta a queste loro problematiche, in molti casi portare ad una maggiore consapevolezza, che spesso è molto alta nei congiunti, ma scarsa in chi porta il problema, con una riduzione della sintomatologia e del profondo malessere di tutto il nucleo familiare, in altri casi portare anche alla risoluzione del disturbo.
Dell'équipe fanno parte medici, psicologi, assistenti sociali, educatori e infermieri. Agli interventi di natura psicologica, educativa e socio-sanitaria, individuali e familiari, si affiancano interventi quali la consulenza finanziaria professionale e la consulenza legale. L'accesso ai Ser.D. è diretto, senza bisogno della richiesta medica e gli operatori lavorano nel rispetto totale della privacy perché è importante che la soglia di accesso sia bassa e facile da superare e che chi si rivolge ai Servizi si senta protetto nella sua privacy”.
 
 
“L’attuale utenza dei Ser.D. della Zona Fiorentina Sud Est è la seguente: gli utenti che si sono rivolti ai Ser.D. di Figline e Incisa Valdarno e di Bagno a Ripoli nel 2015 sono stati 15, nel 2016 sono stati 19, nel 2017 sono stati 24, nel 2018 sono stati 19, arrivati durante l’anno a 26 utenti circa, quando si aggiungano coloro in cui possiamo individuare i segni di un Dgs come disturbo secondario ad un’altra dipendenza. Questi appaiono sicuramente numeri piccoli ad una prima lettura, ma, in effetti, rappresentativi di un problema ben maggiore; costituiscono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno più vasto che ancora non è approdato nella sua estensione ai Servizi.
È possibile immaginare che presto, come avvenuto per altre problematiche tossicologiche emergenti in passato, grazie anche all’attività di educazione alla salute, di informazione sul territorio e di iniziative come questo tavolo interistituzionale, le richieste di presa in carico per Dgs ai Ser.D. aumenteranno enormemente. Si potrà allora arrivare ad offrire un intervento professionale e qualificato a persone e famiglie”, conclude la nota del Comune.
 

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