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Regione Puglia: terza Commissione approva Ddl Gap

16 novembre 2017 - 14:13

Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico: la terza commissione della Puglia approva Pdl.

Scritto da Redazione

La terza commissione consiliare della Regione Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge di “Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale n. 43/2013 ‘Contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico’”. Il provvedimento recepisce i contenuti di due pdl presentate da Mino Borracino e Paolo Pellegrino e va a modificare la legge regionale in vigore, nell’intento di renderla più incisiva nella consapevolezza che il fenomeno del gioco d’azzardo patologico continua a rappresentare un rischio concreto, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione (giovanissimi, anziani, disoccupati o inoccupati, persone a rischio di marginalità sociale), che con il loro operato trascinano sul lastrico molti nuclei familiari.
I consiglieri del M5S si sono riservati di presentare emendamenti nel corso dell’esame della pdl in Consiglio regionale.

 

“L’approvazione in un unico testo di legge che accorpa le mie modifiche e quelle dei collegi di Noi a Sinistra, Borraccino e Colonna, è sicuramente un buon passo in avanti. Di ludopatia ci si ammala, per la ludopatia si finisce nel baratro. E come Regione proponiamo delle modifiche che tentano di prevenire e contrastare una vera emergenza sociale”.
Lo dichiara il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, a margine dell’approvazione del Ddl.

“Il voto unanime in Commissione – sottolinea Pellegrino – dimostra che il tema è molto sentito da tutte le forze politiche senza distinzione. Gli ultimi dati della Caritas ci dicono che i “nuovi poveri” sono spesso figli della ludopatia, anziani, padri di famiglia, giovani disoccupati o anche studenti che mandano in fumo i propri risparmi lasciandosi sedurre dalle illusorie promesse di vincite facili e sicure, spesso propinate anche sulle emittenti televisive con spot pubblicitari su siti e agenzie di scommesse”.
“Non a caso questo testo – aggiunge Pellegrino – elenca una serie di divieti come la non esposizione all’esterno dei locali e delle rivendite di cartelli, fotocopie o altro che pubblicizzino vincite passate o di giornata; al tempo stesso la Regione promuove accordi con le aziende di trasporto pubblico locale per l’adozione di un codice di autoregolamentazione che impedisca la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco a rischio”.
“Infine un passaggio molto importante riguarda le distanze dai cosiddetti luoghi “sensibili”. Secondo l’attuale legge regionale “l’autorizzazione all’esercizio non viene concessa nel caso di ubicazioni in un raggio non inferiore a cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e centri giovanili (ecc…).
Bene – conclude Pellegrino – noi questa asticella la abbassiamo portandola a un raggio inferiore a 500 metri”.

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