Rubiera: 'Fuori il gioco dal centro', Emilia Romagna sempre più No slot
Rubiera (Re) si aggiunge alla lista dei Comuni dell'Emilia Romagna che invitano le sale gioco a chiudere o a trasferirsi per mancato rispetto del distanziometro regionale.
"Entro sei mesi si devono spostare, se riescono a delocalizzarsi ad una distanza superiore ai 500 metri dai luoghi sensibili poi hanno altri sei mesi di tempo per farlo".
Così, i tecnici del comune di Rubiera, in provincia di Reggio nell’Emilia, confermano a Gioconews.it la lettera inviata dall'amministrazione a tre sale da gioco del territorio, per ricordargli che entro un anno dovranno lasciare le sedi ubicate in centro storico, ai sensi della normativa vigente.
"Per dimostrare che hanno la possibilità di trasferirsi - proseguono i tecnici - entro sei mesi, alla data del 20 febbraio 2019, dovranno presentare il titolo abilitativo e il permesso di costruire".
Il caso di Rubiera non è ovviamente isolato, visto che negli ultimi tempi, in attuazione della legge regionale dell'Emilia Romagna sul gioco (varata nel 2013), tutti i Comuni hanno iniziato a "espellere" il gioco lecito nelle vicinanze di scuole, chiese e altri luoghi sensibili. Fra questi, ad esempio c'è Parma, che a fine maggio ha approvato una delibera urbanistica che impone alle attività di gioco che non rispettano il distanziometro di trasferirsi altrove entro il 2018.
Inevitabili quindi i ricorsi ai tribunali amministratividegli operatori, che per tutta risposta vengono invitati dai giudici a "provare le perdite economiche" derivanti dalle misure previste dalla normativa vigente.