Servizio Bilancio Senato: 'Registro esercenti gioco, esplicitare modalità'
Il Servizio Bilancio del Senato chiede di esplicitare le modalità attuative del registro dei distributori ed esercenti di gioco previsto dal Bilancio 2018-2020.
"Andrebbero forniti chiarimenti circa la realizzabilità di tale misura (l'istituzione del registro e i collegamenti con le reti telematiche delle Pubbliche amministrazioni a cui è consentito l'accesso ai dati in esso contenuti) a valere sulle ordinarie disponibilità finanziarie, modalità attuative che andrebbero comunque perlomeno esplicitate nel disposto normativo".
Lo scrive il Servizio Bilancio del Senato nella Nota di lettura del Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 approvato definitivamente nella seduta del 23 dicembre dall'Aula a proposito del Registro dei distributori ed esercenti di gioco di cui è prevista l'istituzione nel Comma 622-bis.
IL REGISTRO DI DISTRIBUTORI ED ESERCENTI - Il comma, introducendo l’articolo 52-bis nel decreto legislativo n. 231 del 2007 in materia di antiriciclaggio, prevede l’istituzione presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli di un registro dei distributori ed esercenti di gioco nel quale sono annotati, oltre ai dati volti alla loro identificazione, la tipologia e modalità dell’attività di gioco, i provvedimenti di estinzione del rapporto contrattuale (in caso del venir meno dei requisiti richiesti ovvero in caso di gravi infrazioni) e di sospensione emanati dal Ministero dell’economia e delle finanze. L’accesso al registro è consentito al Mef, alla Guardia di finanza, alla Dia e alla Uif per l’esercizio delle rispettive competenze in materia di vigilanza e di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. L’accesso è altresì consentito alle Questure per l’esercizio delle funzioni di pubblica sicurezza e ai fini del rilascio delle licenze e titoli autorizzatori. Si prevede un decreto attuativo per la fissazione delle modalità tecniche di alimentazione e di consultazione del registro.
LO SMALTIMENTO DEGLI APPARECCHI - Per quanto riguarda lo smaltimento degli apparecchi di gioco previsto dal comma 621-bis il Servizio Bilancio non ha "nulla da osservare" e ricorda che "la disposizione in commento, al fine di evitare possibili utilizzi illeciti degli apparecchi di gioco (new slot - Awp) dismessi dal mercato demanda ad un emanando provvedimento dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli l'individuazione di una specifica procedura obbligatoria per lo smaltimento e la distruzione degli apparecchi stessi".
Si prevede l'obbligo di conformare, ove possibile, le scommesse a totalizzatore sulle corse dei cavalli al modello di ripartizione della posta di gioco adottato per le scommesse a totalizzatore. Si fa quindi rinvio ad un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, per individuare, in assenza di oneri per la finanza pubblica, le misure occorrenti per rendere omogenee le formule di scommessa a totalizzatore sulle corse dei cavalli (621 -septies).
Si prevede poi che il Ministro dell'economia e delle finanze possa aumentare le aliquote di imposta qualora dall'applicazione delle disposizioni in commento
derivasse un minor gettito. L'aumento è consentito in misura tale da assicurare il conseguimento di maggiori entrate in misura compensativa (621-novies).
Si dispone quindi l'avvio, a cura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, della riforma del settore attraverso una procedura di selezione ad evidenza pubblica per individuare l'organismo che avrà il compito di organizzare eventi ippici. Si prevede quindi la proroga di ulteriori sei mesi dei termini di cui dell'articolo 15, comma 3, lettera b), di cui alla legge 28 luglio 2016, n.154 (621-deciesovies).