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Zafarana (Gdf): 'Settori più colpiti da Covid a rischio infiltrazioni criminali'

19 maggio 2021 - 17:15

Il comandante generale della GdF sottolinea come l'emergenza Covid sia un'occasione di business per la criminalità organizzata nei settori più colpiti.

Scritto da Mc

Si sofferma anche sul gioco, nella sua audizione in commissione Antimafia, il comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. E lo fa sottolineando, innanzitutto, come "le indagini hanno dimostrato che le organizzazioni mafiose hanno intravisto nell’emergenza Covid una ghiotta occasione di business, sia con riguardo alle filiere produttive e ai servizi essenziali, rimasti attivi anche durante il lockdown, sia con riferimento ai settori più gravemente incisi dalla crisi e perciò più vulnerabili e permeabili alle infiltrazioni".

E più in particolare, puntualizza, "un settore particolarmente esposto alle mire della criminalità organizzata è quello dei giochi e delle scommesse, nel quale si registra la tendenza ad assumere la gestione dei circuiti legali, ovvero a fornire al pubblico, tramite esercizi commerciali compiacenti o asserviti, la possibilità di avvalersi dell'offerta clandestina su piattaforme online".

Il comandante ricorda anche le operazioni condotte "a salvaguardia del gioco lecito, sia in termini di garanzia e di regolarità dell'intera offerta di intrattenimento, che di tutela per i giocatori, con riferimento soprattutto alle fasce più deboli quali i minori".

Tra queste, "l'operazione 'All In', recentemente conclusa dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, che ha eseguito misure cautelari personali nei confronti di 10 soggetti per i reati di concorso esterno in associazione di stampo mafioso, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, sequestrando il capitale sociale per un valore complessivo di 40 milioni di euro. Le indagini hanno confermato gli interessi di Cosa Nostra nella gestione delle concessioni statali dei giochi e delle scommesse sportive, i cui profitti erano anche destinati al sostegno economico delle famiglie dei consociati in regime detentivo".

O ancora, "l'operazione 'Doppio gioco' del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania che ha consentito l'esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di 23 persone per reati di esercizio abusivo di gioco e scommesse, frode fiscale, truffa aggravata e autoriciclaggio, con la finalità di favorire gli interessi del clan Santapaola-Ercolano. Contestualmente è stato eseguito un sequestro preventivo di beni, in Italia e all'estero, per oltre 80 milioni di euro. In questo caso, le indagini hanno consentito di accertare che l'organizzazione criminale ha realizzato dapprima un sito internet non autorizzato a operare, attribuendone la proprietà a una società maltese, al fine di occultarne il legame con il territorio nazionale. Successivamente, la stessa ha ampliato l'offerta di gioco, anche mediante la raccolta di scommesse da banco, avvalendosi di una rete di agenzie dislocate in tutta Italia e tra loro collegate".

C'è poi "l'operazione 'Galassia' del nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria, del dicembre 2018, in cui sono state disarticolate plurime associazioni per delinquere operanti nel settore dei giochi, strumentali anche ad agevolare gli interessi criminali di diverse cosche di 'ndrangheta, ed è stata accertata, in capo ad un soggetto destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale, un'attività di gestione e raccolta di scommesse compiuta a mezzo di siti web completamente illegali, avvalendosi di schermi giuridici quali Ctd e Pvr".

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