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A Trento un regolamento per limitare la diffusione del gioco d'azzardo

13 marzo 2012 - 10:56

Per tutelare i cittadini dal rischio di dipendenza dal gioco d'azzardo il Comune di Trento stabilisce nuovi criteri per l'istallazione di new slot e video lottery terminal: le nuove istallazioni dovranno rispettare una distanza minima di 500 metri dai luoghi considerati sensibili, cioè istituti scolastici, residenze socio-sanitarie e luoghi ricreativi per giovani e anziani. È questo il punto principale del nuovo regolamento sull'installazione degli apparecchi da gioco con vincite in denaro e dei sistemi di gioco video lottery terminals, esaminato questa mattina in giunta comunale su proposta dell'assessore allo Sviluppo Economico Fabiano Condini.

Scritto da Amr

Il testo dovrà essere discusso e approvato in Consiglio comunale. La discussione in aula dovrebbe cominciare in aprile.

 

Il regolamento risponde all'impegno chiesto dal Consiglio comunale con un ordine del giorno approvato nel maggio scorso, per contrastare e prevenire la dipendenza dal gioco d'azzardo e risponde ai nuovi criteri legislativi introdotti con l'ultima finanziaria provinciale, che di fatto dà ai comuni la possibilità di adottare provvedimenti per limitare o vietare la collocazione di apparecchi da gioco in un raggio inferiore ai 300 metri dai luoghi definiti sensibili.

Trento ha scelto di aumentare a 500 metri la distanza minima. "Una decisione presa tenendo conto del particolare tessuto urbano della nostra città - ha spiegato l'assessore Condini - ben servito dai collegamenti pubblici che di fatto facilitano gli spostamenti anche dei soggetti deboli, che normalmente non dispongono di un mezzo privato".

Nel momento in cui il nuovo regolamento verrà approvato non si potranno più istallare new slot e video lottery in un raggio di almeno 500 metri di distanza da scuole e istituti di formazione, centri ludico-ricreativi e sportivi con particolare attenzione a quelli frequentati da anziani e ragazzi e strutture residenziali e semi-residenziali operanti in ambito sanitario, scolastico e socio assistenziale, compresi gli ospedali e le case di cura.

Il nuovo regolamento è una risposta alla diffusione del gioco d'azzardo e, soprattutto, al rischio di ludopatia, un fenomeno in aumento che riguarda soprattutto i giovani e gli anziani.

LA DIFFUSIONE DEL GIOCO A TRENTO - A livello locale secondo lo studio della secondo dati dell'Italian Population Survey on Alcohl and other Drugs, il 26% degli studenti trentini risulta essere un giocatore a rischio di dipendenza patologica: negli ultimi 12 mesi, tra gli studenti trentini il 64 per cento dei ragazzi e il 50 per cento delle ragazze ha praticato giochi in cui si puntano soldi. Sempre negli ultimi 12 mesi si stima che il 42% della popolazione tra i 15 e i 64 anni abbia giocato puntando soldi: l'11 per cento degli uomini ed il 6 per cento delle donne, inoltre ammette di avere l'impulso di giocare somme di denaro sempre più consistenti.

"Siamo consapevoli che non si tratta di un provvedimento esaustivo per contrastare la diffusione e la dipendenza dal gioco d'azzardo - ha concluso il sindaco Alessandro Andreatta -. E' una sfida culturale e sociale, oltre che economica e passa attraverso la costruzione di alternative a cui sono chiamati anche tanti altri soggetti. Di fronte a queste esigenze, comunque, non ci neghiamo e facciamo tutto quanto la legge ci consente di fare per tutelare la nostra comunità".

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