skin

Arlotti (Pd): 'No alla bozza della Legge Delega sui giochi'

05 maggio 2015 - 14:21

“No alla bozza della legge Delega sui giochi: no alla volontà di finanziare il welfare con i soldi dell’azzardo, di limitare il potere degli enti locali e di intervenire drasticamente sulla pubblicità”. È questa la posizione di Tiziano Arlotti, deputato Pd facente parte dell’intergruppo parlamentare sul gioco.

Scritto da Redazione
Arlotti (Pd): 'No alla bozza della Legge Delega sui giochi'

“L’Intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo, di cui faccio parte, ha valutato contenuti della bozza della legge Delega sui giochi e discusso di quali azioni realizzare, ancor prima che il Governo adotti lo schema di decreto attuativo della delega fiscale in materia di giochi (che dovrebbe arrivare in Cdm a giugno), per correggere un testo i cui contenuti sono ad oggi troppo distanti dalle indicazioni della legge Delega”.

 

 

Di certo “l’attuale bozza di testo dei decreti non risponde al frutto del lavoro condotto con associazioni, cittadini e amministratori locali, e che ha puntato con chiarezza su alcuni elementi fondanti: tutela dei minori, inasprimento dei divieti di pubblicità, legge nazionale quadro a sostegno dei regolamenti comunali, riconoscimento dei movimenti e delle iniziative no-slot; tutti temi inseriti nella delega durante l’iter parlamentare e che hanno connotato il testo con una forte impostazione no-slot. Nel rivendicare un ruolo del Parlamento e del sistema delle autonomie locali sull’argomento, oggi e nel futuro, condivido senza dubbio i contenuti del Manifesto unitario delle Associazioni no-slot. In particolare, agli enti locali deve continuare ad essere riconosciuto il diritto/dovere di introdurre ulteriori e più forti argini alla presenza dell’azzardo sui propri territori. Deve essere poi reso più forte il divieto di pubblicità e va assicurata infine anche per il futuro la possibilità sia del Parlamento, sia del sistema degli enti locali, di dire la propria e di concorrere all’azione per limitare la diffusione dell’azzardo e dei danni sociali e sanitari correlati. Stabilire regole nazionali relative ad alcune apparecchiature e togliere potere ai sindaci è una impostazione sbagliata e va modificata. È necessaria in conclusione una profonda modifica all’intero impianto istituzionale, poiché il Decreto rinvia a regolamenti non definiti nel numero e nel tempo ed esenti dal parere parlamentare. Il governo è stato inoltre sollecitato a trasmettere dati (già richiesti da tempo) per valutare l’impatto delle norme previste. L’Intergruppo metterà a fattor comune le valutazioni sulla bozza ed individuerà punti di convergenza sulle richieste di modifica. Sulla base di tali valutazioni, setterà poi a noi singoli parlamentari, e ai singoli gruppi politici, definire una posizione politica e di merito. E’ chiaro che non è possibile che il governo da una parte riconosca la ludopatia come una piaga da sanare, dall’altro impedisca ai Comuni e alle Regioni di mettere un freno e tutelare i propri cittadini, e su questo garantisco sin da ora il mio massimo impegno in qualità di parlamentare anche in sede di confronto con il Ministero dell’Economia e finanze”.

 

Articoli correlati