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Baio (Terzo Polo): “Via dal mercato il gioco ‘Squillo’”

10 ottobre 2012 - 07:22

Nel corso della seduta di ieri dell’assemblea del Senato la senatrice del Terzo Polo:ApI-FLI, Emanuela Baio, ha chiesto ilritiro dal mercato di un gioco di carte violento e offensivo della dignità umana, che incita allo sfruttamento della prostituzione e persino all'omicidio, alla vendita di parti del corpo umano e all'uso di stupefacenti. A nome di molte colleghe e anche di alcuni colleghi (ma abbiamo iniziato la raccolta di firme solo pochi minuti fa), di ritirare dal mercato il gioco di carte ‘Squillo’ e di rimuovere immediatamente il relativo spot.

Scritto da Anna Maria Rengo

"Lo chiediamo perché incita alla mercificazione del corpo femminile, parla di vendita di organi umani, incita all'uso di eroina e di antidepressivi e (mi vergogno a dirlo, ma lo faccio solo per far capire l'orrore che è sui nostri siti web e che potrebbe entrare nelle nostre case) a pratiche sessuali disumane (dei roditori si cibano di parti intime femminili). Non dobbiamo consentire ciò. Si propugnano anche delle affermazioni blasfeme: ‘Credo che il fatto che qualcuno abbia potuto, non solo concepire questo gioco, ma addirittura produrlo e metterlo in vendita, sia la prova che Dio non esiste’. Ogni giocatore guadagna molti soldi e ne guadagna di più se ammazza le donne e se vende gli organi femminili. C'è un prezzo diverso a seconda dell'organo e della donna: se la donna è una squillo invece di una ragazza giovane, vale di più. È una cosa orrenda. Non mi sarei mai immaginata che potesse circolare una cosa del genere. Ma non è solo per una questione morale, che chiediamo di ritirare questo gioco di carte. La nostra richiesta è legata anche al fatto che individuiamo delle fattispecie di reato, perché sostanzialmente si istiga allo sfruttamento e all'induzione alla prostituzione e si incita all'omicidio, alla vendita di organi e all'uso di eroina: fattispecie, queste, tutte previste, ovviamente e fortunatamente, dal nostro codice penale. Oltretutto, non c'è alcun limite all'accesso dei minori. Oltre a questa richiesta, domani presenteremo una lettera alla Presidenza del Senato affinché la indirizzi al presidente Monti, al Ministro dell'interno, dal quale dipende la Polizia postale, e al Ministro delle pari opportunità. Credo che l'affermazione della dignità umana non possa essere negata neppure da un simile gioco”.

La presidenza ha preso atto della sollecitazione, si è associata alla denuncia e ha invitato alla presentazione, in aggiunta alla lettera, di un'interrogazione urgente sul tema.

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