skin

Bologna, Diaco (Atc): 'Sentenza Tar su limiti gioco a Savena è sconfitta della civiltà'

11 giugno 2024 - 10:35

Gli interventi di due consiglieri nel corso dell'ultimo consiglio comunale a Bologna richiamano l'attenzione sulla sentenza del Tar che 'toglie' i limiti orari imposti dal Comune di San Lazzaro di Savena, e sull'utilizzo dell'ippodromo dell'Arcoveggio come cittadella di ricerca e studio.

Scritto da Redazione
Foto di Petr Slovacek (Unsplash)

Foto di Petr Slovacek (Unsplash)

Si parla anche di gioco nel consiglio comunale di Bologna, e a tener banco è la questione relativa agli orari di gioco, dopo che, a inizio giugno, il Tar Emilia Romagna ha accolto l’istanza cautelare proposta da alcuni operatori di gioco contro il Comune di San Lazzaro di Savena (Bo) per la sospensione dell'ordinanza che consente di accendere le slot solo per un'ora al giorno.

Una decisione, quella del Tar, che secondo il consigliere Filippo Diaco (Anche tu conti) rappresenta "una sconfitta della civiltà".

"Il Tar ha bocciato, giudicandola sproporzionata, l'ordinanza emessa dall'ex sindaco di San Lazzaro Isabella Conti, che prevedeva l'accensione per una sola ora al giorno delle slot machine poste a meno di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili", commenta il consigliere, "e credo che questa sia una sconfitta anche di quanti si impegnano nel contrasto al gioco d'azzardo."

Ricorda, Diaco, che "in questi ultimi anni il comune di Bologna ha intensificato, insieme all'Asl, le misure di prevenzione e contrasto fin dalle scuole. Le slot machine sono la punta dell'iceberg di un fenomeno digitalizzato è sempre più diffuso, ma sono utilizzate solo dai più fragili."

E cita una ricerca che ha coinvolto circa 200 persone dalla quale sarebbe emerso che sono sempre di più le donne che giocano anche in modo patologico, per motivi differenti da quelli maschili. "Ecco che la slot machine posizionata vicino alla scuola dei figli o vicino al supermercato, e funzionante di diverse ore al giorno", aggiunge Diaco, "diventa una forte tentazione per queste donne che si illudono, sfidando la sorte, di poter vincere somme adeguate al sostentamento della famiglia, finendo per cadere nel patologico. Per questo sono personalmente favorevole a ordinanze comunali come quella dell'ex sindaco Isabella Conti, e anzi auspicarei decisioni analoghe anche da parte del comune di Bologna, che comunque già fa tanto, ma ancor più a livello nazionale, in modo che non sia più competenza del Tar stabilirne la validità."

Torna invece sulla questione dell'ippodromo dell'Arcoveggio il consigliere Claudio Mazzanti (Partito democratico), commentando la proposta di utilizzo dell'ippodromo ai fini di ricerca e di studio. "Mi chiedo perché queste persone che hanno fatto questa proposta, non hanno partecipato al laboratorio che è stata portata avanti per un mese. Hanno lanciato questa idea ma non si sa nulla sulla presenza di risorse, è solo un'idea appunto."

Altri articoli su

Articoli correlati