Legge Gap Calabria, M5S: 'Regione e Comuni intervengano'
I consiglieri comunali di Cosenza e Rende (Cs) e i portavoce nazionali M5S chiedono alla Regione Calabria di varare al più presto una legge contro il Gap.
Ormai sono solo tre le regioni italiane ancora sprovviste di una normativa sul Gap. La Sicilia, che per l'approvazione aspetta il varo della legge di Bilancio, la Sardegna, dove il tema è tornato d'attualità grazie ad un'interrogazione del consigliere Francesco Agus, e la Calabria. Qui, in attesa dell'approvazione del Testo unico sulla legalità che contiene regole precise dedicate al gioco, il tema è al centro dei dibattiti organizzati sabato 17 giugno nei Comuni di Cosenza e Rende (Cs) su impulso dei rappresentanti locali e nazionali del Movimento cinque stelle.
La richiesta è comune: alla Calabria serve una legge regionale sul gioco.
In particolare, a Cosenza in una conferenza organizzata dal Meetup di Cosenza, i portavoce al Senato Giovanni Endrizzi e Nicola Morra hanno chiesto al sindaco Mario Occhiuto e al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio di "innalzare la tassazione a chi installa apparecchi da gioco nei propri esercizi commerciale, ridurne gli orari di funzionamento impedendolo ad esempio nelle ore di ingresso a scuola e al lavoro o in pausa pranzo, e a meno di cinquecento metri dai luoghi sensibili".
Sono previsti un criterio spaziale, che vieta l'installazione di apparecchi entro i 300 metri per i comuni fino a 5mila abitanti e non inferiore a 500 metri per quelli più grandi dai luoghi sensibili: chiese, scuole, enti pubblici, sedi di associazioni, bancomat, stazioni ferroviarie, la facoltà per i Comuni di limitare l'apertura delle sale da gioco e scommesse e di tutti i locali pubblici con offerta di gioco per otto ore giornaliere, e non oltre le ore 22, un piano integrato per il contrasto e la prevenzione del Gap, l'emanazione del logo "No Slot" per chi sceglie di non installare o disinstallare apparecchi da gioco, la formazione obbligatoria per i gestori e il personale delle sale, il supporto amministrativo ai Comuni in caso di avvio di azioni legali collegate al gioco, il divieto di pubblicità, anche sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. In coerenza con le finalità ed i principi della presente legge, la Regione Calabria non concede il proprio patrocinio per gli eventi che ospitano o pubblicizzano attività di gioco.