“Relativamente alle stime di previsione per l'anno 2025, sulla base dei dati di gioco risultanti al primo trimestre dell'anno corrente, è stato rilevato un lieve incremento della raccolta, pari a circa il 2 percento, rispetto ad analogo periodo dell'anno precedente. Al riguardo, si evidenzia che tale incremento è determinato sulla base del significativo incremento realizzato per il gioco online, pari a circa il 10 percento. Contrariamente, il gioco raccolto su rete fisica ha registrato, in tale primo trimestre, un generale decremento rispetto al primo trimestre dell'anno 2024.”
È la risposta data dal ministero dell'Economia e delle finanze, attraverso il sottosegretario Federico Freni, all'interrogazione presentata alla Camera dai deputati del Partito democratico Virginio Merola e Stefano Vaccari, che nella giornata di ieri, 12 maggio, avevano chiesto aggiornamenti sui dati ufficiali della raccolta del gioco pubblico relativi agli anni 2023 e 2024 e le stime di previsione per l’anno 2025.
Il Mef, nell'ambito del question time tenutosi oggi, 13 maggio, nell'Aula della Camera, ha allegato alla risposta i riepiloghi, in formato elettronico, dei dati in merito agli anni 2023 e 2024, “attesa la copiosità dei documenti elaborati, dei dati di raccolta e vincite suddivisi per tipologia e canale di vendita, ripartiti territorialmente con dettaglio per regione, provincia e comune”.
Nella risposta del ministero inoltre si legge: “Giova, anzitutto, precisare che l'articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41, prevede che 'entro il 31 dicembre di ogni anno il ministro dell'Economia e delle finanze trasmette al presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica una relazione sul settore dei giochi pubblici, contenente tra l'altro dati sui progressi in materia di tutela dei giocatori e di legalità, sullo stato di sviluppo delle concessioni e delle relative reti di raccolta, sui volumi della raccolta, sui risultati economici della gestione del settore del gioco'. Tale relazione non può che far riferimento, come termine ultimo di presentazione, al 31 dicembre dell'anno successivo a quello a cui si riferiscono i dati. Ciò significa che entro il 31 dicembre 2025, dovrà essere presentata la relazione riferita all'anno 2024 e che, per ovvi motivi di rilevamento degli specifici dati ivi richiesti e di confrontabilità degli stessi, tale norma trova applicazione a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 41 del 2024.
La disposizione in argomento, peraltro, non è unica e sola attuazione del disposto di cui all'articolo 15, comma 2. lettera p) della legge 9 agosto 2023, n. 111. in quanto a tale disposizione - che prevede l'accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d'azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione - è stata data plurima attuazione diretta da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, concedendo l'accesso civico ai dati a tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta.
Infatti, i dati di gioco con suddivisione e ripartizione territoriale vengono forniti dall'Agenzia al Ministero della salute e all'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, le cui competenze, a partire dal 1° gennaio 2025, sono confluite nelle attribuzioni dell'Osservatorio nazionale permanente sull'andamento del fenomeno delle tossicodipendenze, istituito presso il Dipartimento nazionale per te politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, per finalità di studio, monitoraggio e tutela della salute e dei cittadini, in riscontro a richieste formulate da enti di ricerca e altri soggetti istituzionali, anche ai sensi della legge in materia di accesso civico generalizzato di cui al decreto legislativo. 14 marzo 2013, n. 33, articolo 5, comma 2”.