Il blocco dei portali web gestiti da Sogei del 30 marzo scorso avrebbe prodotto notevoli disagi, causando l'interruzione di una serie di servizi che si appoggiano alla sua infrastruttura, tra i quali la rete del gioco legale (a Sogei si appoggia il totalizzatore nazionale, che registra in tempo reale le puntate), oltre a fattura elettronica, ricetta elettronica, anagrafe e l'app di contact tracing "Immuni" e il green pass.
Così, dopo l'interrogazione presentata mercoledì 6 alla Camera da Gabriele Lorenzoni e Davide Zanichelli (M5s), è sempre il M5s a muoversi anche nell'altro ramo del Parlamento, con sedici senatori (Mantovani, Marco Pellegrini, D'Angelo, Donno, Ricciardi, Gaudiano, Castaldi, Corbetta, Trentacoste, Lanzi, Vanin, Naturale, Pesco, Romano, Giuseppe Pisani e Cioffi) che interrogano il ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco in merito all'accaduto chiedendo nel dettaglio di sapere "quali siano le cause della mancata resilienza di Sogei, che, in presenza di eventi disastrosi, non permettono di farvi fronte, evitando i disservizi e garantendo la continuità operativa, e se il Ministro in indirizzo ritenga vi siano delle responsabilità da attribuire alla farraginosa macchina amministrativa interna".
Chiedono altresì al ministro Franco di conoscere "quali iniziative si intenda adottare, al fine di porre rimedio rapidamente alle carenze di Sogei Spa. e rendere concretamente il data center di Sogei resiliente e, di conseguenza, classificabile in classe A; se non ritenga che vada rinnovato l'apparato manageriale di Sogei; se non ritenga che le competenze informatiche in queste strutture debbano essere remunerate a livelli di mercato; se non ritenga che il data center di Sogei vada declassificato fino ad nuova certificazione da parte di AgID (Agenzia per l'Italia digitale)".
Questo perché, nonostante le rassicurazioni da parte dell'azienda, che in data 1 aprile scrive in una nota che "a seguito del problema tecnico che ha riguardato la rete elettrica, la totalità dei servizi erogati è stata ripristinata" e "che non sono stati in alcun modo persi né alterati dati e informazioni", si sarebbe nel frattempo mossa anche l'Autorità garante per la protezione dei dati, mentre una nota dell'Agenzia delle entrate specifica che "i cali di tensione non hanno soltanto tolto alimentazione agli impianti, ma hanno causato veri e propri 'danneggiamenti', che hanno evidentemente determinato problemi hardware gravosi al data center coinvolto".
"Il data center di Sogei", continuano i senatori, "costituisce, in sostanza, la piattaforma digitale dell'amministrazione pubblica", e "l'incidente non è certamente da considerarsi un caso isolato, ma rientra in un contesto molto più ampio, legato alle ataviche e irrisolte problematiche di arretratezza sul fronte tecnologico e digitale del Paese".
"Sogei dichiara sul proprio sito web che 'tutte le soluzioni proposte [dalla società] prevedono il servizio di Disaster Recovery dei componenti di business che fornisce la certezza, ai clienti e ai loro utenti, di poter riprendere le attività produttive in caso di disastro che colpisca il sito primario' ", tuttavia, sottolineano i senatori 5stelle, "l'evento disastroso descritto ha consentito di constatare, invece, la vulnerabilità e l'inaffidabilità dell'infrastruttura facente capo a Sogei".