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Ciani (Pd) ai ministri di Salute, Interni e Imprese: 'Limitare orario giochi contro il Gap'

17 novembre 2022 - 09:51

Un'interrogazione del deputato del Partito democratico invita i ministri a valutare una limitazione dell'orario di funzionamento delle apparecchiature da gioco a favore di salute, sicurezza e contrasto al Gap.

Scritto da Daniele Duso
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Adottare iniziative volte a limitare l’orario di esercizio di sale e apprarecchiature da gioco al fine di garantire la sicurezza, la salute e l’ordine pubblico nonché per un efficace contrasto del disturbo da gioco d’azzardo. È questo il postulato centrale dell'interrogazione (a risposta scritta) presentata alla Camera da Paolo Ciani (Pd) e rivolta ai ministri della Salute, dell'Interno e delle Imprese e del Made in Italy.

Ciani ricorda inizialmente la legge dell'8 novembre 2012 n. 189, che all’articolo 7 "qualifica come ludopatie i fenomeni patologici connessi all’uso di apparecchiature per il gioco, attribuendo alla relativa normativa di contrasto la valenza di una disciplina della salute pubblica, ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione".

Riporta quindi che "i volumi di gioco registrano il 36 percento di diagnosi gravi secondo le indicazioni del Dsm (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), cioè persone con casa, famiglia e lavoro che giocano ogni giorno fra i 100 e i 1000 euro, mentre solo il 7 per cento dei giocatori d’azzardo può essere considerato lieve", asserendo che "l’Italia è uno dei Paesi in cui si registra la maggiore spesa pro capite per il gioco: secondo gli ultimi dati forniti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel 2020 sono stati giocati dagli italiani 88,38 miliardi di euro di cui 49,2 per il gioco on line".

Aggiungendo che legislatore, ma anche enti locali, negli ultimi anni hanno adottato "misure dirette al contenimento dell’offerta di gioco, ma anche interventi di ordine socio-sanitario", nota che "l’attuale disciplina sul gioco d’azzardo, specialmente per quanto riguarda l’orario di apertura degli esercizi si presenta molto differenziata non solo tra le regioni ma anche tra i singoli comuni".

"È necessario", chiosa, "predisporre una normativa unitaria su tutto il territorio nazionale al fine di ridurre l’offerta complessiva del gioco d’azzardo stabilendo limitazioni temporali, specialmente per quando riguarda le ore notturne ferma restando l’autonomia di ciascun comune nell’adottare provvedimenti più stringenti in base alle esigenze del territorio".

E chiede quindi ai ministri citati se non ritengano di "adottare iniziative volte a limitare l’orario, specialmente per quanto riguarda le ore notturne, di esercizio delle sale da gioco autorizzate, nonché dell’orario di funzionamento degli apparecchi da intrattenimento e svago con vincita in denaro collocati presso esercizi pubblici e commerciali, circoli privati e locali aperti al pubblico".

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