skin

Coronavirus, Lombardia al Governo: 'Chiudere commercio al dettaglio e bar'

11 marzo 2020 - 12:19

Regione Lombardia chiede al Governo di chiudere anche attività commerciali al dettaglio per contenere diffusione del Coronavirus. L'Emilia Romagna vara nuova ordinanza, serrata nei weekend per bar e ristoranti.

Scritto da Redazione
Coronavirus, Lombardia al Governo: 'Chiudere commercio al dettaglio e bar'

Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità.
Chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza, di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell'espletamento delle attività di servizio pubblico, di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.

Sono alcune delle proposte formalizzate oggi, 11 marzo, al Governo dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in accordo con i sindaci della Lombardia, per porre in essere ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19.
Le richieste andrebbero ad integrare il Dpcm 8 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 59 dell'8 marzo 2020, che ha già portato alla chiusura delle sale gioco del territorio nazionale fino al 3 aprile.
Con questa ulteriore misura, quindi, almeno in Lombardia, verrebbe meno la possibilità di restare in funzione anche per gli apparecchi installati nei bar.
 
Nel documento inviato dalla Regione al Governo si comunica altresì che "per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l'eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese. Sono in via di definizione ulteriori accordi - si spiega ancora nella proposta - con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive".
 

IN EMILIA ROMAGNA BAR CHIUSI NEL WEEKEND - “Per dare maggiore coerenza e completezza ai provvedimenti assunti dal Governo, considero necessario sospendere dalle ore 18 alle ore 6 non solo bar e ristoranti, ma anche pizzerie al taglio, piadinerie, tigellerie, kebab, gelaterie, ecc. Considero anche necessario che queste attività, insieme a bar e ristoranti, siano sospese nei week end, per evitare le scene di assembramento cui abbiamo assistito il fine settimana scorso. Sarà sempre possibile la consegna a domicilio di queste bevande e alimenti, ma non l'asporto”. È quanto afferma il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, nell'annunciare una nuova ordinanza per il contenimento del Coronavirus, in vigore da oggi, 11 marzo. “Inoltre, ritengo necessario chiudere i mercati tutti i giorni della settimana e non solo nei week end, con l'esclusione dei banchi alimentari laddove assicurino la distanza minima tra le persone. Si tratta di restrizioni coerenti con quelle già in vigore e che fanno maggior chiarezza per operatori, cittadini e Comuni”.
 
 

Articoli correlati