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Ddl Giustizia, primi 'no' agli emendamenti sul gioco del M5S

20 settembre 2023 - 10:52

Dichiarate le inammissibilità degli emendamenti al Ddl Giustizia, tagli e bocciature per quelli del Movimento 5 Stelle sul gioco.

Scritto da Amr
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Primi stop, da parte delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, agli emendamenti presentati al Ddl Giustizia. Stop che interessano anche quelli presentati dal Movimento 5 Stelle in materia di gioco.
Le due commissioni hanno infatti dichiarato inammissibile l'emendamento Quartini 7.36, che prevede l’attuazione delle indicazioni presenti nelle relazioni della Commissione parlamentare antimafia con riferimento al contrasto del riciclaggio, alla disciplina del subappalto, nonché modifiche normative all’apparato sanzionatorio in materia di reati di contrasto del gioco illegale, in maniera incongrua rispetto alla ripartizione della quota statale dell’otto per mille, oggetto della norma.
Quanto a un altro emendamento pentastellato, la dichiarazione di inammissibilità è più articolata e contenuta.

L'emendamento Quartini 7.40 è stato infatti dichiarato inammissibile limitatamente alle parole « e normative » di cui alla lettera a). Esso  prevede iniziative normative per prevenire i disturbi del gioco d’azzardo e il gioco d’azzardo minorile, in maniera incongrua rispetto alla ripartizione della quota statale dell’otto per mille, oggetto della norma.
Ecco dunque come diventa l'emendamento:
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Nell'ambito degli interventi di cui al comma 1 hanno carattere di priorità i seguenti obiettivi: a) adottare misure tecniche finalizzate a garantire una piena tutela della salute, a prevenire i disturbi da gioco d'azzardo (Dga) ed il gioco d'azzardo minorile; b) rendere effettivi l'inaccessibilità del gioco ai minori e il divieto di pubblicità, rimuovendo qualsiasi elusione ai predetti divieti, intervenendo sull'accertamento della reale identità del giocatore e della tracciabilità dei flussi di denaro e vietando qualsiasi possibilità di incentivo; c) intervenire sul piano culturale, nelle scuole e verso i giovani, rimuovendo qualsiasi ambiguità sul gioco d'azzardo e chiarendo quali siano i rischi connessi all'uso di videogiochi, al gaming e al gambling; d) salvaguardare ed anzi rafforzare la libera circolazione dei dati relativi all'azzardo, incluse le informazioni comunali relative ai dispositivi Amusement with prizes (Awp) eVideolottery (Vlt), nonché i dati sociosanitari relativi al gioco d'azzardo patologico; e) varare un piano per la riduzione ulteriore e progressiva della raccolta di azzardo, fissando dei limiti di tempo oltre che di spesa ad iniziare dalle forme di azzardo più aggressive che offrono la possibilità di puntate in sequenze ravvicinate, riducendo i punti della rete di offerta, oggi troppo capillare e difficile da controllare e favorendo il recupero delle forme di intrattenimento senza vincita in denaro.

7. 40. Quartini, Di Lauro, Marianna Ricciardi, Sportiello, Auriemma, Alfonso Colucci, Penza, Riccardo Ricciardi, Ascari, Cafiero De Raho, D'Orso, Giuliano.

Passa il primo vaglio di ammissibilità, invece, il 7.37.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Nell'ambito degli interventi di cui al comma 1 hanno carattere di priorità i seguenti obiettivi: a) monitorare la diffusione delle Nuove sostanze psicoattive (Nps), implementando una piattaforma informatica per l'elaborazione dei dati che faciliti la loro identificazione, tenendo conto dell'ampia diffusione online e della mutevolezza dello scenario rappresentato da queste sostanze; b) nell'ottica di garantire interventi mirati e più efficaci, delineare profili di intervento che tengano conto delle peculiarità di genere sia all'interno della popolazione giovanile, sia della fascia adulta, sia della popolazione straniera presente in Italia; c) nell'ottica di facilitare l'intercettazione precoce e l'accesso al trattamento, realizzare in tutto il territorio nazionale servizi dedicati ai giovanissimi che si caratterizzino per l'utilizzo di un approccio informale, accogliente e non stigmatizzante e per una presa in carico all'interno di strutture deistituzionalizzate e che offrano supporto per altre tipologie di comportamenti additivi e condizioni emergenti legate al mondo digitale quali, il gioco d'azzardo, l'Hikikomori, la nomofobia e il vamping; d) in riferimento alla popolazione carceraria ai quali sia stata diagnosticato un disturbo da uso di sostanza, concedere, ove possibile e consentito e in alternativa alla reclusione, adeguati percorsi terapeutici e riabilitativi presso strutture residenziali, contemplando anche il trasferimento di risorse dall'amministrazione della giustizia alla gestione sociosanitaria; e) intervenire in maniera mirata sul fenomeno tipicamente giovanile del "binge drinking" che negli ultimi anni caratterizza una delle abitudini più comuni nei fine settimana, anche attivando una collaborazione con la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), con un adeguato intervento di sensibilizzazione che escluda qualsiasi messaggio sul "bere responsabilmente" che è assolutamente inefficace o addirittura dannoso se rivolto a soggetti la cui capacità critica e la maturità evolutiva è per ovvi motivi ridotta.

7. 37. Sportiello, Di Lauro, Quartini, Marianna Ricciardi, Auriemma, Alfonso Colucci, Penza, Riccardo Ricciardi, Ascari, Cafiero De Raho, D'Orso, Giuliano.
 

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