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Ddl sul gioco in Val d’Aosta, Sapar chiede audizione: “Si ascolti chi lavora su territorio”

31 luglio 2014 - 13:07

L'Associazione Nazionale Sapar ha inviato una richiesta di audizione al Consiglio Regionale della Regione Valle d'Aosta in modo da poter esprimere le proprie impressioni e proposte sui provvedimenti legislativi in lavorazione che riguardano il contrasto al gioco d'azzardo patologico.

Scritto da Redazione
Ddl sul gioco in Val d’Aosta, Sapar chiede audizione: “Si ascolti chi lavora su territorio”

“È giusto ascoltare le richieste delle organizzazioni che si occupano di contrasto alla ludopatia, ma riteniamo che il legislatore debba dialogare anche con le aziende del settore, che creano occupazione e operano tutti i giorni sul territorio”, dice Corrado Luca Bianca, segretario nazionale Sapar, associazione che riunisce sotto la sua sigla 1.500 tra gestori e produttori di macchine da gioco. “Lo diciamo da tempo: non è con il proibizionismo e ostacolando il gioco legale che si risolve il problema del gioco d'azzardo patologico - continua Bianca -, anzi si rischia di favorire il proliferare di sistemi illegali come Ctd, totalmente fuori dal controllo dello Stato e senza alcuna garanzia per i soggetti deboli. Servono maggiore informazione e campagne educative. Sapar, nel tempo, ha proposto misure concrete come la formazione specifica del personale di sale ed esercizi che ospitano macchine da gioco, il divieto di pubblicità sui giochi e riservare l'aumento dello 0,30 per cento del Preu, che scatterà dal 2015, alle amministrazioni locali per la lotta al Gap”.

 

D'accordo Angelo Bosio, presidente della delegazione Sapar Piemonte/Valle d'Aosta, che pone l'accento sulle difficoltà per le aziende provocate dalle ordinanze e leggi anti-slot locali: “Le regole possono cambiare completamente da un comune all'altro all'interno della stessa regione e per le aziende gestire questa situazione non è facile: confusione e incertezza si sommano a una crisi che continua a farsi sentire. Auspichiamo che la Regione Valle d'Aosta sia disponibile al dialogo con gli operatori del settore”.

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