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De Bertoldi (FdI): 'Riordino del gioco in questa legislatura'

24 novembre 2022 - 12:37

È l'auspicio espresso dal deputato de Bertoldi (FdI) nel corso dell'incontro sul nuovo polo dei gestori di gioco, con un focus sulla necessità dell'aggregazione delle Pmi in vista dei nuovi bandi per le concessioni.

Scritto da Redazione
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Roma - “In alcuni casi, in questi anni, il gioco è stato visto in un'ottica ideologica, in taluni casi quasi integralista, esclusivamente come vizio, male assoluto, e parlare di gioco spesso ha voluto dire parlare solo di ludopatie. Invece, credo che sia importante approcciarsi ad esso con equilibrio, come realtà che ha degli aspetti positivi e avendo chiaro che l'abuso è deleterio, con un approccio laico. Per questo mi auguro e mi sento di prevedere che questa legislatura darà risposte al settore, e che porterà con sé la riforma del gioco, affrontando il tema delle differenze normative territoriali”.

Sono le parole pronunciate dal deputato Andrea de Bertoldi (Fratelli d’Italia), membro della commissione Finanze della Camera ed esponente della maggioranza di Governo, nel corso dell'incontro "Il nuovo grande polo degli operatori nazionali indipendenti", organizzato da Criga Scarl e Get Network Srl e tenutosi a Roma oggi, giovedì 24 novembre.

Non è più accettabile che in alcuni territori ci siano certe regole e in altri delle regole opposte. Che ci siano regioni, come l'Emilia Romagna, dove non è quasi più possibile giocare. Io da buon trentino apprezzo l'autonomia locale, ma ci devono essere delle regole comuni”, rimarca de Bertoldi.

“Un altro aspetto da capire è 'che tipo di gioco vorremmo fare. Nella legge di Bilancio siamo riusciti ad evitare il rinnovo delle concessioni online, come pure l'aumento del Preu, che sarebbe stato un favore al gioco illegale e di certo non utile al Paese. Quando si affronterà il tema del bando delle concessioni sarà importante garantire equilibrio: bisogna salvaguardare il sistema imprese, non sarebbe interesse del Paese avere solo due, tre player internazionali che controllano il gioco in Italia. Da politico ritengo che si debbano tutelare le imprese che già operano in Italia, piccole o grandi che siano, e fare in modo che le piccole magari vadano verso l'aggregazione, che si presentino ai prossimi bandi insieme, cercando di fare massa critica, per giocare meglio la partita. Lo Stato dovrà creare le condizioni affinché le piccole e medie imprese possano dire la loro, stabilendo 'importi sostenibili', e garantendo una molteplicità di offerta nel settore”, sottolinea il deputato di Fratelli d'Italia, che poi lancia un appello proprio ai rappresentanti delle piccole e medie imprese del gioco presenti all'incontro di oggi.

“Voi cercate di fare un passo in avanti perché, come accade in altri settori il 'troppo piccolo' può non bastare. Vi consiglio – da politico ma anche da professionista, da commercialista – di segnalare le vostre istanze, le vostre critiche: cercherò di portare la vostra voce nel Governo, dialogando con il vice ministro Maurizio Leo, che ha le deleghe sul gioco, per tracciare un percorso virtuoso per tutti, piccoli e grandi, affinché il sistema-Paese ne benefici. Il tema della ludopatia non può essere usato per fare la guerra a qualcuno, e le imprese del gioco devono essere i primi esponenti nella lotta alla degenerazione del gioco, così come un barista cerca di evitare che il suo locale sia popolato di ubriachi. Il vostro compito è rappresentare lo Stato, difendere la legalità, e vanno salvaguardate anche le entrate erariali”.

Dell'importanza dell'aggregazione parla anche Alessio Crisantemi, direttore di GiocoNews, aprendo come moderatore l'incontro di oggi: "Si tratta di un incontro importante perché si parla di futuro e di aggregazione, due tematiche fondamentali in un momento delicato come questo, viste le situazioni che vivono gli imprenditori, in particolare quelli del gioco.
È quanto mai necessario non fermarsi solo all'analisi dei problemi ma guardare avanti”.

 

 

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