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De Poli (Udc): 'Anziani a rischio Gap, vietare le slot nei circoli'

10 maggio 2018 - 09:46

Il senatore Udc Antonio De Poli, firmatario di un Ddl sul gioco, commenta dati dell’Ulss 3 su diffusione del Gap fra gli anziani della città metropolitana di Venezia.

Scritto da Redazione
De Poli (Udc): 'Anziani a rischio Gap, vietare le slot nei circoli'

 

Intervenire con tempestività su un’emergenza sociale. A dichiararlo il senatore questore Udc Antonio De Poli, nel commentare i dati regionali e nazionali emersi dal sondaggio dell’Ulss 3 in collaborazione con i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil di Venezia che rivelano tra gli anziani una percentuale di "dodici giocatori su cento ad alto rischio Gap".

 

"Se in Italia si conta un 5,6 percento di giocatori over 65 a rischio ludopatie, nel territorio di Favaro Veneto, Marcon e Quarto la percentuale sale al 12. Dati più alti rispetto alla media nazionale.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’intensa fase di incentivazione e legalizzazione del gioco d’azzardo. Il fenomeno della dipendenza sta assumendo proporzioni immani. Abbiamo dato una stretta importante introducendo in un disegno di legge il divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico (cosiddette slot-machine) in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli e associazioni. La proposta introduce la confisca per gli apparecchi e congegni per il gioco d’azzardo e per quelli per i quali non siano stati rilasciati i titoli autorizzatori previsti dalla normativa vigente o non rispondenti alle caratteristiche indicate dalla legge", commenta De Poli.
 

IL DISEGNO DI LEGGE DI DE POLI - Qualche settimana fa il senatore De Poli ha presentato un disegno di legge  per vietare le slot machines in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli e associazioni.
Inoltre, chiede la modifica dell'articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, prevedendo che chiunque, sul territorio nazionale, distribuisce o installa o comunque consente l’uso in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie di apparecchi o congegni da intrattenimento (di cui al comma 5 dell’articolo 110), rispetto ai quali sono fatte salve le sanzioni previste dal diritto penale per il gioco d’azzardo, o non rispondenti alle caratteristiche e alle prescrizioni indicate nel testo unico e nelle relative disposizioni attuative, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 6.000 euro per ciascun apparecchio. La stessa sanzione si applica nei confronti di chiunque, consentendo l’uso in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie di apparecchi o congegni conformi alle caratteristiche e alle prescrizioni indicate nello stesso testo unico, corrisponde, a fronte delle vincite, premi in denaro o di altra specie diversi da quelli ammessi.
Infine, il disegno di legge introduce la confisca per gli apparecchi e congegni per il gioco d’azzardo e per quelli per i quali non siano stati rilasciati i titoli autorizzatori previsti dalla normativa vigente o non rispondenti alle caratteristiche indicate dalla legge.
Nel provvedimento di confisca è disposta la distruzione degli apparecchi e dei congegni suddetti.
 

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