skin

Decreti Pa e Lavoro, dibattito in Aula su norme vecchie e nuove sul gioco

19 giugno 2023 - 17:18

L'Aula del Senato impegnata nell'esaminare il decreto Pubbliche amministrazioni e il Dl Lavoro, che modifica l'articolo sul gioco.

Scritto da Amr
@ foto di Merulana su Wikipedia

@ foto di Merulana su Wikipedia

Settimana cruciale, anche se dagli esiti scontati, per i lavori dell'Aula del Senato anche in materia di gioco. Dopo la sospensione dei lavori per la morte di Silvio Berlusconi, i lavori riprendono oggi 19 giugno con la discussione del disegno di conversione, con modificazioni, del decreto legge, approvato dalla Camera, per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Il provvedimento è arrivato in Aula senza mandato ai relatori, non avendone concluso le Commissioni riunite 1a e 10a l'esame che era stato avviato nella seduta del 15 giugno e come noto contiene misure anche in materia di gioco.

L’articolo 20, comma 3 modifica la legge di bilancio 2020 disponendo che la disciplina dell’utilizzo e dell’analisi dei dati registrati e trasmessi dagli apparecchi da intrattenimento sia definita con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze senza scadenze prefissate. Inoltre l'utilizzo e l'analisi dei dati registrati e trasmessi dagli apparecchi di cui al comma 727, lettere a) e b), sono riservati: a) al Ministero della Salute e all'Osservatorio per il Contrasto e la Diffusione del Gioco d'Azzardo e il Fenomeno della dipendenza grave per finalità di studio, monitoraggio e tutela della salute e dei cittadini; b) all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per le finalità di pubblicazione dei report sul proprio sito e documentazione richiesta da Governo e organi parlamentari; c) alla suddetta Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, alle Forze dell'Ordine ed ai soggetti istituzionali preposti, per i compiti di controllo e verifica degli adempimenti concessori ed esigenze di prevenzione e repressione del gioco illegale.

Nel corso dei lavori alla Camera, è stato introdotto anche un comma 3 bis, che apporta una sostituzione di competenza nell'emanazione di alcuni provvedimenti riguardanti i giochi e in particolare sostituisce al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze un provvedimento dirigenziale generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli con riguardo alla tenuta del Registro unico degli operatori del gioco pubblico alla gestione della rete telematica concernente il monitoraggio e il contrasto al gioco d'azzardo, al processo di evoluzione tecnologica degli apparecchi da gioco e al rilascio del nulla osta all'utilizzo e alle regole tecniche di produzione degli apparecchi citati anche al fine della conservazione e della trasmissione dei dati.
Il testo è ovviamente blindato dalla questione di fiducia.

IL DECRETO LAVORO - Domani, sarà invece la volta del decreto Lavoro, approvato dal consiglio dei ministri il primo maggio e che deve essere anch'esso convertito in legge.
Esso manda in pensione il reddito di cittadinanza e introduce invece la Carta di inclusione, ma resta "fermo restando il divieto di utilizzo del beneficio economico per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità".
Nel corso dei lavori in commissione Affari sociali in Senato, l'articolo che conferma il divieto di usare la Carta di inclusione per giocare è stato rimpinguato con altri divieti. Dunque, la stessa non potrà essere usata neanche "per l’acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo, di giochi pirotecnici e di prodotti alcolici".

Dopo il sì di Palazzo Madama, il decreto Lavoro dovrà poi essere trasmesso alla Camera, mentre quello del Senato sarà il via libera definitivo al decreto Pubbliche amministrazioni.

Altri articoli su

Ti interessa questo argomento?
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.

Articoli correlati