Decreto Dignità e gioco, in Aula pioggia di emendamenti
Molto numerosi gli emendamenti sul gioco presentati in Aula alla Camera sul decreto Dignità, parere negativo a quelli riproposti.
Sono molto numerosi gli emendamenti presentati all'articolo 9 del disegno di conversione in legge del decreto Dignità direttamente in Aula, che dovrebbe votare il testo, per poi trasmetterlo in Senato, entro la giornata di giovedì. L'articolo 9, che originariamente prevedeva "solo" il divieto di pubblicità e di sponsorizzazione del gioco, oltre che l'aumento del Preu per le slot e Vlt, è stato modificato dai lavori della commissione, e la versione approdata in Aula prevede anche l'istituzione del marchio no slot, l'utilizzo della tessera sanitaria per poter giocare e il monitoraggio dell'offerta di gioco. Come presumibile, tutte le proposte che sono state ripresentate in Aula (dopo aver avuto esito negativo nelle commissioni) hanno avuto parere negativo da governo e maggioranza.
Le proposte di modifica sono le più diverse, dal divieto di giochi e scommesse (Crosetto - FdI) all'esenzione, dal divieto di pubblicità del gioco, per alcune categorie caratterizzate da minor frequenza e ripetitività del gioco, come le scommesse ippicge e sportive (Osnato - FdI).
Altre norme, che pongono ulteriori e stringenti limiti ai divieti vigenti, sono proposte da Butti (FdI), mentre Forza Italia, per voce di Bergamini, e il gruppo Misto attraverso Tabacci, chiede l'esenzione dal divieto assoluto sancito dal decreto Dignità per i giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore nazionale, richiesta propria anche di FdI.
Diversi emendamenti anche di Martino (Fi): oltre a chiedere l'esenzione per le scommesse ippiche e sportive, per i giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore nazionale, il deputato chiede di escludere dalle limitazioni "i messaggi che abbiano un fine esclusivamente di utilità sociale, quali le campagne finalizzate alla prevenzione del gioco minorile, alla prevenzione del gioco problematico, all'educazione ad un approccio responsabile al gioco, nonché di sostegno ad iniziative relative all'arte, sport e cultura".
Tra le varie proposte del Pd, Fregolent chiede di incrementare di 35 milioni di euro la dotazione del Fondo per il gioco d'azzardo patologico, oltre che di pagare "esclusivamente in forma elettronica mediante carte nominative" le somme erogate da slot e Vlt. Sempre in casa Pd, Braga chiede che "l'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504 è stabilita nella misura del 30 per cento delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore".
Da segnalare infine gli emendamenti, sempre del Pd, che propongono l'istitutione di articoli aggiuntivi su "Riduzione della giocata massima sugli apparechi da intrattenimento Vlt", "Obblighi degli esercenti e dei concessionari con vincite in denaro", "Accesso delle famiglie al Fondo antiusura", mentre Rostan (Leu) chiede il "Divieto di installazione di terminali per il prelievo di denaro", "Fascia oraria di rispetto", "Limiti orari e distanze delle sale da gioco dai luoghi sensibili. Sistema automatico di rilevamento dell'età anagrafica del giocatore)".
Sempre rideterminando il payout degli apparecchi punta a “assicurare maggiori entrate erariali pari a 205 milioni di euro per l’anno 2019, 361,2 milioni per l’anno 2020, 318 milioni di euro per l’anno 2021 e 352 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022”, in modo da garantire le misure per l’occupazione femminile stabile e per contrastare lo squilibrio di genere nei diversi settori occupazionali. Ancora, chiede di “assicurare maggiori entrate erariali pari a circa 10 milioni di euro a decorrere dal logennaio 2019”, e coprire le misure premiali per la rimozione delle discriminazioni salariali. Altri “35 milioni di euro a decorrere dal 1o gennaio 2019” servono invece per le misure di sostegno alla conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori e delle lavoratrici. I quattro emendamenti di Boldrini sono stati dichiarati inammissibili, in quanto estranei alla materia trattata, e stessa sorta ha avuto l'emendamento di FdI, a prima firma Rizzetto.
Elena Murelli (Lega) chiede invece di intervenire sul prelievo delle slot e delle Vlt “in modo da assicurare maggiori oneri pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023” e finanziare il Fondo incentivo occupazione stabile.