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Decreto sanità, gioco nei Lea e pubblicità al centro della discussione in Aula

16 ottobre 2012 - 07:47

Riprende oggi la discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Ieri in Aula la deputata Anna Margerita Miotto (Pd) ha ricordato, in materia di gioco, il “lavoro fatto in sei mesi di indagine conoscitiva ha consentito alla Commissione (Affari sociali ndr) di produrre un documento importante anche per orientare gli emendamenti a questo decreto-legge. Si tratta, quindi, di un provvedimento importante”. Dl Sanità alla Camera, Turco (Pd): Sì a creazione apposito fondo per inserire la ludopatia nei Lea Binetti (Udc): Su gioco bene la prevenzione attraverso la formazione

Scritto da Amr

Laura Molteni, delle Lega Nord, ha sottolineato che “sul gioco d’azzardo siamo a favore di tutti gli interventi per contrastare il gioco d’azzardo e per intervenire con risposte di prevenzione e cura nella sindrome da gioco patologico e da vincite in denaro. Più volte ci siamo espressi a favore della costituzione di un fondo per la cura e la riabilitazione delle persone affette da ludopatia, attingendo dai proventi dei giochi medesimi. Misure volte a contrastare la diffusione, come dicevo prima, del gioco d’azzardo e del fenomeno della sua dipendenza”.

Duro l’attacco del deputato dell’Italia dei Valori Antonio Palagiano sul gioco: “Come se non fosse vero, fra l’altro, che le persone anziane, i pensionati, spendono di più durante il giorno in cui ritirano la pensione per acquistare queste maledette lotterie che vengono proposte e riproposte in un Stato schizofrenico che, da un lato, incentiva, attraverso la pubblicità, le lotterie e il gioco d’azzardo e, dall’altro lato, inserisce nei Lea le stesse patologie che egli stesso ha generato. Un articolo che non ci piace, quello che riguarda la ludopatia, anche perché recita una frase molto grave che, in pratica, lo Stato deve contenere le pubblicità, ma deve anche, appunto, tenere conto di quelle che sono le entrate. Quindi, fanno comodo sicuramente le entrate del gioco d’azzardo e quindi, tutto sommato, un po’ di pubblicità è bene che la facciano”.

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